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Riprende la polemica politica a Nocera Terinese tra gli ex consiglieri Luigi Ferlaino e Rosario Aragona e l’ex sindaco Gaspare Rocca. Ferlaino e Aragona che facevano parte della maggioranza amministrativa che reggeva il comune di Nocera, quasi due mesi fa, dunque, hanno deciso di uscire dalla maggioranza e, insieme ai due consiglieri d’opposizione del PD, determinare lo scioglimento del consiglio comunale del popoloso centro lametino. Tra gli argomenti sempre contestati all’ex sindaco Rocca da parte dei due esponenti dell’ex maggioranza, la gestione dell’affare cooperativa “La Proletaria”. Secondo i due esponenti politici, infatti, “la scelta dell’ex sindaco e di parte della sua Giunta di trattare le questioni relative alla cooperativa agricola “La Proletaria” come se fosse un affare privato è stato fallimentare, e questo è stato senz’altro uno dei principali motivi che ci hanno spinto ad optare per le elezioni anticipate anziché far completare il mandato amministrativo che si sarebbe concluso nel 2017 – hanno affermato gli ex consiglieri comunali in una nota.” Aragona e Ferlaino poi, rincarano la dose, “non abbiamo mai accettato la politica filo-grandi proprietari terrieri dell’ex sindaco che con il suo operato, di fatto, ha finito per avvantaggiare enormemente gli interessi economici degli eredi De Luca”. L’ex consigliere provinciale e l’ex sindaco Ferlaino, inoltre, denunciano un episodio specifico, “in questi giorni –hanno affermato- sta succedendo un putiferio sui terreni della cooperativa; i terreni prima assegnati in affitto agli ex soci, mediante un contratto di affitto in corso di stipula, sono stati sottratti agli stessi che pur avevano regolarizzato il relativo canone, ed a quanto pare sono stati lavorati da alcuni imprenditori agricoli non noceresi che coltivano nelle zone limitrofe la cipolla di Tropea”. “ Quello che avevamo ipotizzato nel mese di Agosto – proseguono Aragona e Ferlaino- quando abbiamo sollecitato un consiglio comunale aperto per discutere la vicenda della cooperativa “Proletaria” e cioè : era necessario approvare urgentemente una delibera di consiglio comunale che fissasse criteri e regole certe partendo dalla normativa urbanistica vigente sui terreni della cooperativa ma anche tenendo conto della nuova situazione di diritto che si era creata in seguito all’esecuzione dello sfratto dai terreni avvenuta il 13 maggio scorso”. “la miopia politica dell’ex sindaco ha lasciato i soci e centinaia di famiglie noceresi nel caos – secondo i due esponenti politici dell’ex maggioranza- mentre andavano avanti lo smembramento dell’originaria proprietà e la vendita dei terreni in piccoli appezzamenti. La situazione che createsi a Nocera Marina è talmente grave che ci sarebbero i presupposti di un intervento della Magistratura”.