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I finanzieri hanno ribattezzato questa operazione “Hopless", vale a dire "senza speranza", proprio dal nome del bar che tradotto "hope" significa "speranza". Nella fase della notifica delle indagini era stato sequestrato il Bar di cui era titolare uno degli indagati, un provvedimento che poi era stato impugnato e fatto decadere dal TdL e che, aveva fatto esultare l'avvocato Fernanda Gigliotti, difensore di uno degli indagati. Lo stesso avvocato aveva poi avuto un duro scontro con i dirigenti del PD locale, che erano stati additati pubblicamente dal legale come denuncianti. Oggi la richiesta di rinvio a giudizio disposto dal GIP del Tribunale di Lamezia. Tra i rinviati a Giudizio oltre all'attuale Sindaco Gaspare Rocca, il vice Sindaco, Vincenzo Macchione la segretaria comunale Felicia Amatruda consiglieri ed ex consiglieri comunali ecco i nominativi:
Ferlaino Luigi, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di sindaco e responsabile del servizio tecnico finanziario del comune di Nocera Terinese;
Russo Saverio, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;
Vocaturo Michele, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;
Macchione Gregorio, commerciante;
Macchione Federico, 30 anni, commerciante.
Un'altra tegola sull'attuale amministrazione gia' colpita in passato da altre vicende giudiziarie. Ma ricordiamo i fatti.
L’operazione hopeless, effettuata negli scorsi mesi a Nocera Terinese dalla GdF di Lamezia su mandato della Procura lametina, aveva notificato una serie di avvisi di Garanzia a carico di amministratori ed ex amministratori di Nocera Terinese, tra i quali l’ex sindaco Luigi Ferlaino e l’attuale sindaco Gaspare Rocca.
L’oggetto dell’indagine ruotava intorno a un manufatto pubblico che, a parere della locale Procura era stato ceduto a dei privati a prezzo non congruo. Tra gli indagati anche due commercianti del luogo, acquirenti del fabbricato, Gregorio e Federico Macchione. A scopo cautelativo la GdF aveva eseguito il sequestro cautelativo del fabbricato. Avverso tale provvedimento, era stato proposto ricorso al Tribunale della Libertà, il quale, ieri si è pronunciato revocando il provvedimento di sequestro ‘per mancanza del 'fumus commissi delicti' e che di fatto restituiva l'immobile nella piena disponibilità del legittimo proprietario, Gregorio Macchione – come affermato dall’avvocato dei due indagati, Fernanda Gigliotti.
Lo stesso avvocato si era poi scagliata i dirigenti del PD locale, che erano stati additati pubblicamente dal legale come denuncianti minacciando di chiedere risarcimenti.
Il Pd aveva chiesto allora all’avvocato Gigliotti di rendere pubblici gli atti che provassero le sue diffamanti e calunniose affermazioni..e oggi arriva la richiesta di rinvio a giudizio.