Si è conclusa senza alcun problema, nella tarda serata di ieri , l'operazione di trasferimento, da pizzo alla stazione zoologica di Napoli, delle uova di tartaruga non schiusesi e, pertanto, a rischio di perdita, a seguito dell’abbassamento delle temperature.


Il trasferimento degli esemplari, è stato richiesto dall’Università della Calabria e dal WWF al Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, Antonio Lo Giudice, e ha interessato,anche, il Comando Regionale della Direzione Marittima della Calabria ,il quale ha subito condiviso la necessità di organizzare il trasferimento delle uova a Napoli. L'urgenza di eseguire l'operazione si è posta a causa del ritardo della deposizione delle uova (86 in tutto), con conseguente maturazione degli embrioni in un periodo che coincideva con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, con l’immancabile abbassamento della temperatura.


Gli esperti, avevano già chiarito che quello di pizzo era un nido a rischio e inoltre, nel corso di questi mesi il nido era stato investito da due mareggiate che hanno rischiato di compromettere in maniera irreparabile la schiusa delle uova. Fortunatamente domenica scorsa quattordici piccole tartarughine sono riuscite a prendere il largo ed andare in mare ma, per le altre è stato necessario l'intervento dei volontari WWF e degli uomini della Guardia Costiera di Vibo Marina.

 

Un’operazione delicata, una delle poche mai compiute in Italia, che ha visto impiegati i militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia, i quali prima hanno assistito il personale dell’Università della Calabria e del WWF, nella delicata operazione di prelevamento delle uova non schiuse e del posizionamento delle stesse in appositi contenitori e successivamente hanno preso in consegna e trasportato i preziosi contenitori.


Il prezioso carico, trentacinque uova non ancora schiuse, dodici piccoli nati, ma con evidenti segni di immaturità e ventuno piccoli ancora nel guscio, è stato così trasferito dal litorale di Pizzo, fino all’ultimo comune a nord della Provincia di Potenza, confine territoriale del vasto Compartimento Marittimo di Vibo, dove è stato preso in consegna dal personale della stazione Zoologica partenopea. Giunto infine, in serata, senza alcun problema, presso la struttura, per l’adozione delle dovute cure.