C'è un nuovo collaboratore di giustizia nella piana di Gioia Tauro. Si tratta di Massimiliano Santaiti, appartenente all'omonimo clan di Seminara, coinvolto in questo momento in due processi intentati dalla Dda di Reggio Calabria, la prima e la seconda tranche di "Grifone" . E proprio con i magistrati della procura antimafia dello stretto ha iniziato a parlare dal 26 settembre scorso, quando ha firmato il primo verbale.

 

La notizia della sua collaborazione è emersa in maniera ufficiale nel corso del processo di appello di Grifone, nel quale in primo grado è stato condannato a 12 anni di reclusione per traffico di droga e armi. Il presidente della Corte ha comunicato di avere ricevuto un memoriale difensivo 3 il verbale di collaborazione di Massimiliano Santaiti facendo prendere visione dello stesso alle difese. Pochi i passaggi non omissati nel documento, nei quali il nuovo collaboratore ammette l'appartenenza della sua famiglia alla ‘ndrangheta e il distacco dal clan di suo cugino Carmelo Santaiti dopo l'arresto. Un particolare che ha consentito ai legali di quest'ultimo, gli avvocati Armando Veneto, Domenico Putrino e Vladimir Solano, di ottenere la scarcerazione. Il processo è stato aggiornato al prossimo 13 novembre e in quella data probabile che emergano nuovi particolari sulle dichiarazioni di Massimiliano Santaiti.

 

Francesco Altomonte