Diventano definitive nove assoluzioni nell’ambito del procedimento Borderland.
La sesta sezione delle Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Maurizio De Fazio, Vito Borelli (difesi dagli avvocati Gianni Russano, Valerio Vianello Accoretti e Pietro Pitari), Rolando Russo, Antonio Bianco, Gregorio Aiello, Salvatore Aiello, Salvatore Scandale.
Annullata la sentenza impugnata, limitatamente all’aggravante mafiosa e alla determinazione della pena, anche nei confronti di Massimo Zofrea. L’imputato dovrà ora affrontare un nuovo processo davanti alla Corte d’Appello in diversa composizione collegiale.

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catanzaro contro la sentenza di assoluzione riportata in secondo grado a Catanzaro dall’imprenditore Giovanni Colosimo e dall’allora vicesindaco di Cropani Francesco Greco, deceduto da poco, (entrambi assistiti dagli avvocati Giancarlo e Pietro Pitari).

Tutti erano implicati nell’inchiesta Borderland che contempla i reati, a vario titolo contestati, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni, tutti reati aggravati dalla modalità mafiose.
Il procedimento con rito abbreviato ha portato a 23 pene irrevocabili. L’operazione della Dda di Catanzaro scattò il 29 novembre 2016 con 48 arresti eseguiti dai poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro.
Secondo l’accusa il gruppo criminale ‘ndranghetista, legato alla cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro, operava nel territorio a cavallo tra le province di Catanzaro e di Crotone. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Nicola Cantafora, Massimo Scuteri e Gregorio Viscomi.