Il rito abbreviato è stato celebrato davanti alla Corte d'Appello di Reggio Calabria. Dieci gli imputati assolti. Tutto era partito dall'inchiesta della Dda del 2017 che aveva portato all'arresto di 33 persone ritenute vicine alla cosca
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Nove condanne e dieci assoluzioni. Si è concluso così il processo "Provvidenza" che si è celebrato con il rito abbreviato davanti alla Corte d'Appello di Reggio Calabria.
La sentenza è stata letta nel pomeriggio dalla presidente della seconda sezione, Olga Tarzia, che ha condannato il boss Antonio Piromalli a 19 anni e 4 mesi di carcere. Già condannato definitivamente nel processo "Cento anni di storia", il figlio di don Pino Piromalli, secondo l'accusa, era riuscito a conquistare il mercato ortofrutticolo di Milano, potendo vantare anche diramazioni negli Stati Uniti. Era, infatti, lui l'indagato principale nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che nel 2017 aveva portato all'arresto di 33 persone considerate vicine alla cosca Piromalli e accusate di reati che vanno dall'associazione mafiosa al traffico di sostanze stupefacenti passando per l'intestazione fittizia di beni e l'autoriciclaggio.
Sono stati condannati anche Carmine Alvaro (19 anni di carcere), Pietro Gallo (12 anni), Pasquale Guerrisi (10 anni e 20 giorni), Francesco Sciacca (11 anni), Domenico Stanganelli (17 anni e 4 mesi), Rocco Saccà (8 anni), e Cinzia Ferro (2 anni). Il pentito Francesco Trunfio ha beneficiato dello sconto di pena previsto per i collaboratori di giustizia ed è stato condannato a 6 anni di reclusione.
Sono stati, infine, assolti Giovanni Sergio, Alessandro Pronestì, Gioacchino Careri, Domenico Careri, Loredana Sciacca, Antonio Pietro Sciacca, Annunziata Sciacca, Carmelo Sciacca, Grazia Piromalli e Francesco Arcuri.