Nel patrimonio dell’uomo, ritenuto elemento di spicco dell'omonima cosca di Isola di Capo Rizzuto e condannato nel processo Jonny, figurano anche due immobili di lusso a Catanzaro.
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Beni per oltre 400mila di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Crotone a Francesco Arena, ritenuto soggetto di spicco della potente cosca Arena di Isola di Capo Rizzuto, recentemente condannato nell’ambito dell’inchiesta Jonny, che aveva rivelato le ingerenze della ‘Ndrangheta sulla gestione del centro d’accoglienza per migranti di S. Anna. Il provvedimento cautelare del sequestro finalizzato alla confisca è stato disposto dalla seconda sezionale penale del Tribunale di Catanzaro anche nei confronti della madre, della convivente e della figlia di Arena.
Sequestrati anche immobili di lusso
In particolare, le fiamme gialle hanno sequestrato due lussuosi beni immobili ubicati a Catanzaro, due autovetture, conti correnti bancari, cassette di sicurezza, titoli, libretti di risparmio e buoni fruttiferi. L’esecuzione del provvedimento è arrivata dopo una approfondita indagine di polizia economico-finanziaria, all’esito di una complessa attività di analisi di intelligence, elaborata dallo SCICO - Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata - e denominata “Doppio Binario”.
Le indagini state dirette e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e dal sostituto Procuratore della D.D.A. di Catanzaro, Domenico Guarascio.
Analizzati parametri di rischio
I finanzieri di Crotone hanno agito sul target, una volta selezionato dallo SCICO mediante l’analisi di una serie di parametri di rischio, ai sensi della normativa antimafia di cui al D. LGS. 159/2011, che prevede l’applicazione delle misure di prevenzione a carico di soggetti ritenuti, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi, ovvero, che per la loro condotta ed il loro tenore di vita, debbano ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con proventi illeciti.
Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza di Crotone, in sincrono con i Reparti Speciali del Corpo, a contrasto della criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, in un territorio fortemente condizionato e svantaggiato a causa delle attività delittuose da questa originate ma rispetto alla quale la Guardia di Finanza si mostra attenta, presente e vigile a tutela dei calabresi onesti.