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Altre due amministrazioni vengono azzerate in Calabria per sospette infiltrazioni mafiose. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Marco Minniti, ha infatti deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di San Gregorio d'Ippona e Briatico, entrambi nel Vibonese, per riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata.
Ad ottobre dello scorso anno il prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, aveva concesso una proroga di 90 giorni alla Commissione di accesso agli atti insediata il 4 agosto al comune di Briatico per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nella gestione dell’amministrazione.
Alla guida dell’ente, dal 2014, il sindaco Andrea Niglia (attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia), già primo cittadino dal 2005 al 2010.
Nella storia di Briatico ci sono altri due scioglimenti. Uno nel 2003 quando l’amministrazione era retta dal sindaco Costantino Massara e uno nel gennaio 2012 con l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Prestia.
A San Gregorio d’Ippona la Commissione di accesso agli atti si era insediata nell’agosto del 2017. Alla base della nomina una serie di segnalazioni da parte delle forze dell’ordine su presunti collegamenti diretti e indiretti fra pezzi dell’amministrazione ed esponenti della criminalità organizzata locale riconducibile al clan Fiarè-Gasparro-Razionale. L'amministrazione è attualmente retta dal sindaco Michele Pannia.
Andrea Niglia, in conseguenza dello scioglimento del comune di Briatico, di cui era sindaco, decade automaticamente da presidente della Provincia di Vibo. A norma della legge sugli enti locali, le funzioni di presidente verranno svolte dal vice presidente, ovvero Alfredo Lo Bianco.