Il 73enne Pino Bonavita lascia i domiciliari. Disposto il divieto di dimora in Calabria. Resta detenuto Pasquale Quaranta. Il processo "Costa pulita" si concluderà quest'anno
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Il processo "Costa Pulita" che vede imputati i presunti vertici e gregari del clan Mancuso e delle famiglie Accorinti e Il Grande è destinato a concludersi agli inizi di dicembre di quest'anno.
Il presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, ha calendarizzato le udienze da qui a fine anno annunciando, al contempo, la scadenza dei termini di custodia cautelare di fase per tutti quegli imputati non detenuti per altra causa che torneranno in libertà.
Anche Pino Bonavita
Tra questi c'è Pino Bonavita, 73 anni, indicato tra i presunti vertici del sodalizio degli Accorinti di Briatico, per il quale è stata disposta la misura alternativa del divieto di dimora in Calabria al posto della detenzione domiciliare alla quale era sottoposto. Resta, invece, detenuto Pasquale Quaranta, condannato in un altro processo per omicidio.
Al primo è contestato il reato di associazione mafiosa con il ruolo di promotore, mentre il secondo deve rispondere di associazione mafiosa ed estorsione aggravata.
Il presidente Macrì ha rilevato, inoltre, che «entro gli inizi di dicembre di quest'anno devono ragionevolmente prevedersi imponenti sopravvenienze provenienti dal gup di Catanzaro» (il riferimento è alla maxi inchiesta antimafia "Rinascita-Scott"), da qui, pertanto, la necessità di fissare la nuova calendarizzazione delle udienze del processo Costa Pulita al 3 e 12 giugno, al 16 e 23 settembre, al 7 al 31 ottobre, al 4 e 18 novembre e, infine, al 2 e al 9 dicembre di quest'anno.