Convalidati i fermi per l'omicidio di Marcello Bruzzese, avvenuto il 25 dicembre del 2018 a Pesaro. Resteranno in carcere i tre presunti affiliati alla cosca calabrese Crea di Rizziconi, Francesco Candiloro, 42 anni, Michelangelo Tripodi, 43 anni, e Rocco Versace, 54 anni.

I primi due sono accusati di essere gli autori materiali dell'omicidio del fratello del pentito Girolamo Biagio, che nel 2003 uscì dalla 'ndrangheta, mentre il terzo sarebbe stato il loro complice, aiutandoli a fare i sopralluoghi e a pianificare l'atto di sangue. Le convalide sono state fatte ieri (ma solo oggi sciolte le riserve dei gip) nei rispettivi tribunali dove ricadono le case circondariali in cui i tre sono stati reclusi all'alba di lunedì, dopo i fermi disposti dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona, a seguito dell'indagine dei carabinieri del Ros che per tre anni hanno lavorato al delitto. Candiloro, rinchiuso nel carcere di Brescia, e Tripodi, in carcere a Vibo Valentia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

L'unico che ha parlato, provando a rispondere alle accuse e a negare i fatti è stato il presunto complice Versace, in carcere a Palmi (in provincia di Reggio Calabria) dove si trova anche un quarto della cosca Crea, anche lui oggetto di fermo lunedì (ma non per i fatti di Pesaro), Vincenzo Larosa, 49 anni, trafficante di armi (la convalida c'è stata anche per lui). I tre per i quali ha proceduto la procura distrettuale dorica sono accusati di omicidio premeditato aggravato dall'associazione mafiosa, porto e detenzione illegale di armi.

Avrebbero agito per vendicare un assassinio, poi fallito, commesso da Girolamo Biagio prima di diventare collaboratore di giustizia. Parte della famiglia viveva da anni sotto protezione a Pesaro prima che Marcello Bruzzese fosse ucciso con 20 colpi di pistola, sotto casa, in via Bovio.