Ammontano a complessivi 280 anni di carcere le condanne del gup distrettuale confermate dalla Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti del clan Torcasio-Cerra-Gualtieri di Lamezia Terme e coinvolto nell’operazione antimafia denominata “ Chimera” scattata nel 2014. Il clan avrebbe controllato gli affari illeciti nei quartieri di Capizzaglie e Trempa. Gli imputati condannati sono 34. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado. Rideterminata la pena solo per Giancarlo Chirumbolo, che dai 6 anni del primo grado di giudizio passa ora alla pena di 7 anni e 6 mesi di reclusione.

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Queste le condanne

Nino Cerra, alias “U vecchiu”, 13 anni e 4 mesi; Teresina Cerra, 10 anni; Pasquale Cerra, alias “Ciancimino”, 9 anni e 4 mesi; Luca Cerra, 6 anni; Vincenzo Torcasio, 13 anni; Alessandro Torcasio cl. 86, 7 anni e 8 mesi; Pasquale Torcasio, 7 anni e 8 mesi; Francesco Tropea, 7 anni e 8 mesi; Angelina Torcasio, 3 anni e 8 mesi; Emilio Francesco Gualtieri, alias “cinque lire”, “U’ russu”, 8 anni; Maria Gualtieri, 4 anni; Nicola Gualtieri, inteso “Bomboletta” cl.92, 12 anni; Antonia Gualtieri, 3 anni e 8 mesi; Antonio Gualtieri, 13 anni e 4 mesi; Francesco Gualtieri, 8 anni; Cesare Gualtieri, 14 anni; Nicola Gualtieri, cl.45, 8 anni e 8 mesi; Luciano Cimino, 4 anni e 8 mesi; Alessandro Durante, 8 mesi; Ottorino Rainieri, 10 anni e 8 mesi; Gennaro Muraca, 7 anni e 4 mesi; Antonio Villella, inteso “Crozza”, 7 anni e 8 mesi; Giuseppe Gullo, 8 anni; Pasquale Carnovale, 7 anni e 8 mesi; Paolo Paone, 7 anni e 4 mesi; Antonio Paradiso, alias Zu’ Toto”, 7 anni e 4 mesi; Gaetano Larosa, 8 anni; Nino Cerra, cl.91, 7 anni e 4 mesi; Angelo Francesco Paradiso, 7 anni e 4 mesi; Pasquale Torcasio, cl. 69, 14 anni; Domenico Torcasio, 8 anni e 8 mesi;Giovanni Torcasio, 8 anni;Federico Gualtieri, inteso “u’ Zuppariellu”, 8 anni; Antonio Gualtieri, 13 anni e 4 mesi; Francesco Gualtieri, 8 anni; Cesare Gualtieri, 14 anni; Nicola Gualtieri, cl.45, 8 anni e 8 mesi;Luciano Cimino, 4 anni e 8 mesi; Alessandro Durante, 8 mesi.

 

Parti civili da risarcire: il Comune di Lamezia Terme – 2mila euro per le spese di costituzione e difesa; Fai (Federazione Antiracket Italiana) – 2mila euro per le spese di costituzione e difesa; Ala  (Associazione Antiracket di Lamezia Terme) – 2mila euro per le spese di costituzione e difesa.

 

Associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, detenzione illegale di armi e spaccio di stupefacenti i reati a vario titolo contestati.