L’operazione “Mandamento Jonico” che ha portato al fermo di 116 persone conferma, ancora una volta, come le cosche della provincia di Reggio Calabria, in particolare quelle della Jonica, rimangano il centro propulsore delle iniziative dell’intera ‘ndrangheta, cuore e testa dell’organizzazione, nonché principale punto di riferimento di tutte le articolazioni extraregionali, nazionali ed estere.


Sotto questo aspetto, l’operazione ha senz’altro inflitto un significativo colpo alla ‘ndrangheta, privandola degli esponenti apicali e indebolendo le sue numerose articolazioni territoriali anche grazie al sequestro preventivo di un cospicuo patrimonio, costituito da 13, tra società e imprese, nonché un complesso immobiliare, in corso di valutazione.

Le società e le imprese sequestrate

1. Kronos Srl, con sede legale a Bovalino;
2. “Ics edilizia s.r.l.” con sede legale a Careri;
3. “Edil Moviter”, con sede a Careri;
4. “Ditta Ietto Francesca Teresa” con sede a Careri, confluita nella Iamundo Maria Porzia – impresa individuale (si precisa che Iamundo Maria Porzia è figlia di Ietto Francesca Teresa);
5. Soc. “Il nuovo platano s.a.s.” – Platì;
6. Impresa individuale “Il parco d’Aspromonte” di Romeo Anna con sede a Platì;
7. Impresa individuale Barbaro Rosario con sede in località Bovisano, del comune di Platì;
8. Geraso Costruzioni s.r.l. sede legale Locri;
9. Società generale immobiliare s.r.l. con socio unico avente sede legale a Vibo Valentia;
10. Esercizio pubblico gestito dall’impresa individuale “Bar la torre di Spagnolo Rosella” , già di Milieri Francesco, sito in Marina di Portigliola;
11. Calmoter s.a.s. di Perre Rocco & c. con sede legale a Bovalino;
12. Casolare nel comune di Platì, nella zona aspromontana denominata “Passo dei due mari”, in uso a Barbaro Rosario, detto “Rosi”;
13. “Edil Master di Orlando Massimo s.a.s.”, “Edil master s.a.s. di Orlando Massimo & c. avente sede legale a Locri;
14. Impresa individuale “Ursini Lina” avente sede legale a Gioiosa Ionica.