Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di arma da sparo, traffico di sostanze stupefacenti
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Chiuse le indagini preliminari di “Affari di famiglia”, l’inchiesta contro il presunto clan Tundis-Calabria di San Lucido e la sua propaggine paolana. La procura antimafia di Catanzaro ha chiuso il cerchio attorno a 53 indagati, chiamati a rispondere a vario titolo di reati come associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose. Nell’elenco figura anche Roberto Porcaro, chiamato a rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Trentasette di loro, a maggio del 2023, erano stati colpiti da misure cautelari a seguito del blitz eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza. I diretti interessati hanno ora venti giorni di tempo per chiedere di essere sentiti dai magistrati o presentare documenti e prove nel tentativo di evitare l’incriminazione. Diversamente, nei loro confronti scatterà la richiesta di rinvio a giudizio. Ecco i nomi.
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