VIDEO-NOMI | Colpiti i membri di due famiglie contrapposte. La guerra di mafia scaturita per la supremazia dell’area montana catanzarese
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Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e Reparti speciali sono impegnati nella provincia di Catanzaro ed in alcune località del nord Italia in una vasta operazione - denominata 'Reventinum' - per l'esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per associazione di tipo mafioso ed altro nei confronti di 12 persone ritenute appartenenti a due contrapposte cosche di 'ndrangheta attive nell'area montana della Presila catanzarese. Lo rende noto in un comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, sottolineando che sono contestualmente in corso numerose perquisizioni. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - di Catanzaro, guidata dal dott. Nicola Gratteri. Ai sodali destinatari del fermo sono contestai una serie di reati nell'ambito di una vera e propria faida scaturita per la supremazia del controllo dell'area montana della provincia. Dovranno altresì rispondere di associazione a delinquere ed estorsione.
Gli indagati
Pino Scalise, 61 anni
Luciano Scalise, 41 anni
Andrea Scalzo, 38 anni
Angelo Rotella, 36 anni
Vincenzo Mario Domanico, 43 anni
Salvatore Domenico Mingoia, 54 anni
Cleo Bonacci, 57 anni
Eugenio Tomaino, 55 anni
Giuliano Roperti, 50 anni
Ionela Tutuianu, 42 anni
Giovanni Mezzatesta, 43 anni
Livio Mezzatesta, 40 anni