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Diciassette condanne e tre assoluzioni. L’inchiesta “Plinius 2”, approdata alla sentenza di primo grado davanti al gup di Catanzaro Basilio Lupis, regge, malgrado il crollo di molte delle aggravanti mafiose contestate, e infligge pesanti condanne, nonostante la scelta del rito abbreviato che ha consentito agli imputati di beneficiare dello sconto di un terzo della pena.
Il processo scaturisce dalle indagini condotte dal pm antimafia di Catanzaro Pierpaolo Bruni, che – con il supporto operativo dei carabinieri – aveva colpito e messo in ginocchio la presunta organizzazione mafiosa che operando sul Tirreno cosentino avrebbe tenuto in pugno, in particolare, la città di Praia a Mare.
La pena più pesante è stata inferta a Carmelo Valente, condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione. A seguire Giuseppe Crusco, 9 anni; Ferdinando Aliberti, 8 anni; Ettore Arcuri, 8 anni; Edone Esposito, 7 anni e 4 mesi; Anthony Jhonny Della Montagna, 7 anni e 4 mesi; Emilio Iacovo, 6 anni e 8 mesi, Luca Carrozzini, 6 anni e 4 mesi; Giuseppe Misiano, 5 anni, 4 mesi e 2.000 euro; Guido Maccari, 3 anni, 5 mesi, 20 giorni e 2.000 euro di multa; Gaetano Favaro, 3 anni e 4 mesi più 2.000 euro di multa; Rocco Spaltro, 3 anni e 1.700 euro; Gianclaudio Lombardo, 1 anno; Franco Cipolla, 1 anno; Alessandro Stummo, 1 anno; Carmelo Valente, 7 anni e 4 mesi; Luigino Valente. Assolti Raffaele De Rosa, Antonio Mandato e Luigi Scornaienchi.