Ha sostanzialmente tenuto, davanti al giudizio della Sesta sezione penale della Cassazione, il verdetto di appello del filone principale del processo 'Minotauro' sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in alcuni comuni dell'hinterland torinese. La Suprema Corte ha infatti confermato le condanne definitive per 23 imputati - tra i quali Nevio Coral, ex sindaco di Leini, uomo 'forte' del centrodestra, condannato a otto anni per concorso esterno e Bruno Trunfio, ex assessore a Chivasso condannato a sette anni - e ha disposto alcuni annullamenti con rinvio. Gli 'ermellini' hanno inoltre derubricato l'accusa di voto di scambio in quella meno grave di reato elettorale per Giovanni Macrì e per Antonino Battaglia, l'ex segretario comunale di Rivarolo. Per questi ultimi due, la pena dovrà essere rideterminata dalla Corte di Appello di Torino che aveva pronunciato il verdetto di secondo grado il 28 maggio del 2015 nei confronti di circa 45 imputati. Un unico assolto, Giuseppe Mastromatteo.