Torna in libertà dopo poco più di 20 giorni Girolamo Piromalli detto Mommino. Il 43enne è accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere uno degli elementi apicali dell’omonima e potente cosca di Gioia Tauro. Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale il 9 marzo scorso, in virtù della quale Girolamo Piromalli era finito in carcere.

I giudici reggini hanno accolto la richiesta di scarcerazione formulata durante la discussione dei legali dell’indagato, gli avvocati Domenico Alvaro e Girolamo La Rosa.

Dopo il pronunciamento del Tdl, Piromalli ritorna in libertà. La procura antimafia di Reggio Calabria lo accusa di ricoprire un ruolo di vertice all’interno del clan della città del porto con un ruolo organizzativo apicale nella gestione delle estorsioni.

L'inchiesta Hybris, nella quale è rimasto coinvolto Girolamo Piromalli, è scattata all'alba del 9 marzo scorso e ha colpito le cosche Piromalli e Molè di Gioia Tauro. Sono 59 indagati, di cui 49 persone erano state arrestate (34 in carcere e 15 agli arresti domiciliari). Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, danneggiamento seguito da incendio, turbata libertà degli incanti, importazione internazionale di sostanze stupefacenti. Tra gli indagati risulta un militare della Guardia di Finanza.