Il pentito di ‘ndrangheta Salvatore Marino è stato sentito nelle scorse settimane dal capo della procura di Macerata, Giovanni Giorgio, a proposito delle infiltrazioni della mafia nigeriana nel territorio. Il supertestimone dell’accusa nel processo a Innocent Oseghale è stato ascoltato come persona informata sui fatti. Lo ha confermato all’Agi il legale di Marino, Maria Claudia Conidi.


Il 6 marzo scorso, parlando davanti alla corte d’assise di Macerata dove si celebra il processo per la morte di Pamela Mastropietro, l’ex ‘ndranghetista aveva raccontato le confidenze raccolte nel carcere ascolano di Marino del Tronto, dove era stato compagno di cella di Oseghale, unico imputato della morte della 18enne romana. Durante la sua testimonianza, Marino - rivolto al capo della procura maceratese - si disse disponibile, «se adeguatamente protetto», a fare rivelazioni anche sulla mafia nigeriana a Macerata. «Si tratta di addentellati – ha comunque precisato l’avvocato Conidi -, visto che il centro apicale è da un’altra parte».