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Dopo oltre 4 anni di latitanza, personale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Direzione centrale della Polizia criminale riporta in Italia Leo Caridi, 55enne reggino, reggente dell'omonima ‘ndrina Caridi-Borghetto-Zindato, accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso.
Caridi viene arrestato nel 2011 a seguito dell'operazione "Alta Tensione 2" insieme a numerosi personaggi del panorama reggino fra cui Giuseppe Plutino, consigliere comunale PdL di Reggio Calabria considerato il referente politico delle famiglie.
Dopo due anni di detenzione viene scarcerato, poichè non ritenute più necessarie le misure cautelari durante il corso del processo. Scompare dal territorio nazionale tra il 2013 e il 2014, riparando in Svizzera "perchè - secondo il suo avvocato - è sfiduciato dalla giustizia italiana". Il minuzioso lavoro di indagine degli uomini della quinta Sezione della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria, coordinati dagli uomini del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, ha permesso di localizzare il latitante in terra elvetica e di permetterne l'estradizione. Il rientro oggi all'aeroporto di Roma Fiumicino. (Agi)