NOMI | Contestati anche reati in materia di armi. Le indagini partite dall’Alto Adige dove risiedeva una famiglia di imprenditori. Sequestrati beni, conti correnti e macchine in Svizzera
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Vasta operazione dei Ros con l’ausilio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori”, eseguita a Crotone, Milano, Verona, Bolzano, Napoli, Perugia e Caltanissetta nelle prime ore della mattinata. Su mandato del Gip del Tribunale di Catanzaro sono state emesse 17 custodie di cautela in carcere per altrettante persone. L'accusa è associazione di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, usura e reati in materia di armi, tutti con l’aggravante mafiosa. La misura Cautelare è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, all’esito di una attività di coordinamento, svolto tramite della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, con le Procure Distrettuali di Trento e di Venezia.
Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica – Dda di Trento nei confronti di 9 soggetti, e delle società a loro riconducibili, nel procedimento collegato con quello catanzarese. I procedimenti per le fattispecie di reato ipotizzate sono attualmente nella fase delle indagini preliminari. Ulteriori dettagli verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle 11 nei i locali della Procura della Repubblica di Catanzaro.
I nomi
- Arena Antonio Francesco
- Bruno Antonio
- Giardino Antonio
- Manfredi Pasquale
- Masciari Luigi
- Savoia Carlo Alberto
- Antonio Viola
- Arena Antonia
- Arena Antonio
- Manfredi Marilena
- Masciari Antonio
- Masciari Francesco
- Megna Domenico
- Megna Mario
- Morelli Luigi
- Morelli Pasquale
- Pittella Nicola
L’inchiesta partita dall’Alto Adige
L'inchiesta contro la 'ndrangheta è partita dall'Alto Adige, dove era residente una famiglia di imprenditori calabresi che poi si è però spostata da Egna per tornare nella regione d'origine. Gli investigatori, apprende l'ansa, nell'ambito di accertamenti nella lotta contro la criminalità organizzata, avevano puntato il faro sull'imprenditore, che vantava commissioni di un certo rilievo anche con l'imprenditoria locale. È così venuto alla luce un rilevante disvalore tra il patrimonio dichiarato e il tenore di vita.
I sequestri
A questo punto è partita un'inchiesta approfondita con il Ros di Catanzaro, la Procura distrettuale di Trento, la Procura di Catanzaro sotto il coordinamento della Procura antimafia nazionale. Le indagini sono state estese anche all'estero. Si stanno infatti eseguendo in queste ore sequestri di patrimoni, conti correnti e macchine in Svizzera.