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Tra i fermati dell’operazione Metauros della Squadra Mobile, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Reggio Calabria, figurano Rocco La Valle, 54 anni, imprenditore nel settore dei trasporti su gomma, già Sindaco di Villa San Giovanni (marzo 2010 - maggio 2015), “collettore” delle tangenti ed unico interlocutore delle cosche “beneficiarie” del compendio estorsivo imposto alle società che hanno gestito nel corso del tempo il termovalorizzatore di Gioia Tauro e l’avvocato Giuseppe Luppino, Gioia Tauro, 58 anni, già presidente del Consiglio d’Amministrazione di “Piana Ambiente Spa” nonché consulente esterno dell’ufficio legale del Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Calabria, uomo politico di riferimento del sodalizio mafioso dei Piromalli nell’opera di instradamento verso il termovalorizzatore di Gioia Tauro, attraverso l’impresa dei fratelli Giuseppe, Domenico e Paolo Pisano di Gioia Tauro, anch’essi fermati nella medesima operazione.
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Con l’accusa di essere uno dei capi della cosca Piromalli e l’ideatore delle infiltrazioni nelle attività del termovalorizzatore di Gioia Tauro, è stato fermato anche l’avvocato Gioacchino Piromalli (48 anni, di Gioia Tauro) già condannato per associazione mafiosa nel processo Porto.
Sottoposti a fermo anche: Giuseppe Pisano di Gioia Tauro, 44 anni, Domenico Pisano, di Gioia Tauro, 48 anni, Polistena, Paolo Pisano, Gioia Tauro, 38 anni, Francesco Barreca, nato a Reggio Calabria, 38 anni.
Sequestrati gli impianti di Rossano, Crotone, Sambatello e Gioia Tauro.