La decisione emessa dalla Corte di appello di Catanzaro nei confronti del "re del pesce" dopo la richiesta del procuratore generale
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I Carabinieri della Compagnia di Paola hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Corte di Appello di Catanzaro nei confronti di Muto Francesco - alias “Franco” - soprannominato “Il Re del pesce” e “O’ luongo”.
Il provvedimento è stato emesso in data odierna sulla base della richiesta avanzata dal Procuratore Generale della Repubblica di Catanzaro a fronte della Sentenza della Corte d’Appello di quel capoluogo intervenuta lo scorso 28 maggio
Con quest’ultimo dispositivo, infatti, Muto Francesco, assolto il 4 luglio 2019 dal Tribunale di Paola - nell’ambito del procedimento Frontiera – dalla contestazione associativa e condannato per il solo reato di elusione del provvedimento di confisca della ditta Eurofish di Cetraro (avente ad oggetto il commercio all’ingrosso di prodotti ittici freschi e congelati), è stato condannato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. alla pena di 20 anni di reclusione, essendo stato ritenuto promotore, con compiti di direzione di tutta l’attività della cosca e con il compito di difendere ed ampliare, anche in Lucania ed in Campania, il proprio monopolio nell’offerta del pescato.
Nella richiesta di emissione del provvedimento cautelare, il Procuratore Generale, dopo aver evidenziato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato associativo, desumibili dall’intervenuta pronuncia di condanna, si è soffermato sulla sussistenza di esigenze cautelari, anche considerata la posizione mantenuta da Muto all’interno dell’omonima associazione criminale. A Muto è stato prescritto, inoltre, di non comunicare, anche per telefono o per via informatica, con persone diverse dai familiari conviventi.