Lo hanno scovato all’alba all’interno di una villa nella quale si nascondeva insieme alla compagna e agli zii della donna, proprietari dell’appartamento situato nella frazione Lauropoli di Cassano. È finita così la latitanza di Luigi Abbruzzese, 28 anni, figlio dell’ergastolano Francesco Abbruzzese, alias “Dentuzzo”, del quale aveva raccolto l’eredità.
Luigi Abbruzzese, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, è infatti un elemento di elevato spessore criminale, descritto come un uomo spietato e abile nell’intessere rapporti con le consorterie del resto del paese ma anche con i cartelli sudamericani della droga.


Era già stato condannato nell’ambito del procedimento “Gentleman” perché ritenuto a capo di un’associazione di narcotrafficanti. Per questo nei suoi confronti era stata spiccata nel marzo del 2016 un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Catanzaro. Ordinanza di cattura successivamente estesa in campo internazionale.


A rendere noti i particolari dell’arresto sono stati, in una conferenza stampa convocata nella Questura di Cosenza, i procuratori della Distrettuale, Nicola Gratteri e Vincenzo Luberto, il dirigente dello Sco, Marco Garofalo, il capo della Squadra Mobile di Cosenza, Fabio Catalano.

 

L’uomo aveva trascorso parte della latitanza in Germania, ma la scarsa collaborazione della polizia tedesca non aveva consentito di individuarne con precisione la dimora. Da qualche settimana, però, era tornato nella sua Cassano per presidiare il territorio e ribadire il predominio.


La squadra mobile di Cosenza, incaricata delle indagini, ha prima individuato un gruppo ristretto di suoi fiancheggiatori, poi, nelle ultime ore, a margine di una febbrile attività scandita da appostamenti, pedinamenti, e intercettazioni, è riuscita ad individuare il luogo in cui Luigi Abbruzzese si nascondeva. Nella notte è stato avviato il blitz, in stile militare: tutta la zona è stata cinturata con l’intervento di 40 operatori, fino all’irruzione.


Abbruzzese, nonostante fosse armato, si è subito arreso e si è consegnato alle forze dell’ordine senza opporre resistenza. Sequestrate una Glock calibro 9 di provenienza estera ed un Revolver risultato rubato a Cassano.
Abbruzzese aveva con sé anche due documenti contraffatti. L’uomo è stato arrestato insieme agli zii della compagna.