La Polizia di Stato ha tratto in arresto 8 persone considerate esponenti di primo piano delle cosche Gallello e Procopio-Mongiardo attive nel versante ionico del Catanzarese. Le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro hanno permesso di accertare che gli indagati, nel corso di 20 anni, si sono avvicendati nella riscossione di ingenti somme di denaro a titolo estorsivo a carico di un imprenditore impegnato in diversi lavori pubblici nonché proprietario di un rinomato villaggio turistico.

Parallelamente, il G.I.CO. della Guardia di Finanza di Catanzaro ha dato esecuzione ad un sequestro preventivo d'urgenza, disposto dalla stessa A.G., di immobili e quote societarie per un valore di un milione e mezzo di euro contestando a carico di alcuni degli indagati il reato di intestazione fittizia di beni.

 

I dettagli della operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 11.00 odierne presso la Questura di Catanzaro cui parteciperanno i magistrati inquirenti e gli investigatori.

 

I provvedimenti cautelari emessi a seguito dell'attività di indagine svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro hanno riguardato:

GALLELLI Vincenzo cl.'43
SANTILLO Andrea cl. '60
PROCOPIO Gerardo cl. '60
LENTINI Michele cl.‘7,
GALLELLI Maurizio cl. '74
MONGIARDO Mario cl. '68,
PROCOPIO Fioritocl. '53
COSENTINO Andrea cl. '45


Alcuni dei predetti indagati erano già ristretti perché indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso.


Le odierne contestazioni riguardano anche estorsioni imposte con il metodo della percentuale sull'importo dei lavori per l'aggiudicazione di gare per appalti pubblici. Nello specifico l'imprenditore era stato costretto a versare il 3% di un totale di circa 500.000,00 euro relativamente alla costruzione di un sottopasso ferroviario nel comune di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio.