Il Tribunale di Lamezia Terme ha scagionato il proprietario del centro commerciale “Due Mari”. Complessivamente due condanne e quattro assoluzioni
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Il Tribunale di Lamezia Terme ha assolto l'imprenditore Francesco Perri, accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso e tentate lesioni volontarie. Il processo a carico di Perri, proprietario del centro commerciale "Due Mari", uno dei più grandi della Calabria, si collega all'inchiesta "Andromeda", condotta dalla Dda di Catanzaro e risalente al 2015, nell'ambito della quale l'imprenditore fu anche arrestato con l'accusa, in particolare, di essere collegato alla cosca Iannazzo-Giampà di Lamezia Terme.
Il reato di tentate lesioni volontarie a carico di Perri traeva origine dall'accusa contestata all'imprenditore di avere chiesto alla cosca alla quale avrebbe fatto riferimento di punire il fratello, gambizzandolo, a causa dei contrasti che dividevano i due.
Il Tribunale, presieduto da Angelina Silvestri, ha assolto Perri per non avere commesso il fatto da entrambe le imputazioni contestategli. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell'imprenditore a sette anni di reclusione. L'avvocato Salvatore Staiano, che ha difeso Francesco Perri insieme ai colleghi Giuseppe Mussari e Gianfranco Giunta, ha detto che quello a carico dell'imprenditore «è stato un processo difficilissimo, ma il risultato non è giunto inaspettato. È stata restituita dignità ad uno degli imprenditori più importanti della Calabria».
La sentenza
Condannati Vincenzo Bonaddio (9 anni di reclusione) e Vasyl Koval (4 anni di reclusione).
Assolti Franco Perri, Rocco Tavella, Mariantonia Santoro e Nadia Jannate.