Arrestato il boss di ‘ndrangheta Rocco Morabito. L’uomo è stato catturato oggi in Brasile in un'operazione congiunta di Interpol, Polizia, Carabinieri e Polizia federale brasiliana. Il boss era nella lista dei dieci criminali più ricercati al mondo ed era latitante dal 2017, quando era evaso da un carcere in Uruguay, dove si trovava in attesa di essere estradato.

Insieme a Morabito è stato arrestato anche il narcotrafficante torinese Vincenzo Pasquino, trentenne irreperibile dal novembre 2019, pure lui inserito negli elenchi dei latitanti di massima pericolosità. I sue sono stati catturati in un albergo di Joao Pessoa, capitale dello stato di Paraiba.

La fuga

Morabito era evaso il 23 giugno del 2019 dal carcere Centrale di Montevideo insieme ad altri tre reclusi. I tre fuggitivi che accompagnavano Morabito nell'evasione vennero catturati nei giorni successivi mentre dell'italiano si persero le tracce. Nell'inchiesta sulla fuga vennero arrestati successivamente anche dei presunti fiancheggiatori di nazionalità russa, che avrebbero favorito l'uscita dell’uomo dall'Uruguay.

Ventitrè anni di latitanza

Morabito, condannato in contumacia dalla magistratura italiana a 30 anni di carcere per traffico di droga, era in attesa di essere trasferito dopo che la giustizia locale aveva concesso l'estradizione nel mese di marzo del 2019. L'uomo era stato arrestato nel settembre del 2017 in un hotel di Montevideo dopo 23 anni di latitanza. Il boss si celava dietro la falsa identità di un imprenditore brasiliano di 49 anni, di nome Francisco Cappelletto. La giustizia uruguaiana tuttora indaga sulle eventuali complicità interne che hanno favorito la rocambolesca fuga attraverso la terrazza del carcere e da lì ad un appartamento al quinto piano di un edificio adiacente. I fuggitivi avevano potuto contare su circa sette ore di tempo per dileguarsi prima che le autorità si accorgessero della loro assenza dal carcere.