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Palmo e Giuseppe Vertinelli, fratelli imprenditori imputati nel processo di 'Ndrangheta 'Aemilia', sono stati nuovamente arrestati ieri, appena hanno messo piede fuori dal carcere di Reggio Emilia. Erano usciti per decorrenza dei termini in relazione all'accusa di intestazione fittizia di beni, ma i carabinieri del reparto operativo di Modena hanno notificato loro una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale reggiano, per associazione a delinquere di tipo mafioso.
I Vertinelli, 56 e 57 anni, originari di Cutro e residenti a Montecchio Emilia, sono imputati per associazione mafiosa commessa dal 2004 fino al febbraio 2018: secondo la Dda sono imprenditori a disposizione della 'Ndrangheta emiliana soprattutto per attività economiche come il reimpiego di denaro di illecita provenienza sia dall'Emilia che dalla Calabria, in stretto contatto coi vertici dell'associazione. Secondo il Gip esiste «il concreto e attuale pericolo che gli imputati» se rimessi in libertà «possano nuovamente riprendere quelle attività imprenditoriali e quel complesso di iniziative, rete di relazioni, coordinamento di attività economiche e affaristiche nell'interesse del sodalizio».