Ventitré ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque agli arresti domiciliari: è questo il bilancio dell’attività di indagine della Dda di Reggio Calabria e della polizia di Stato denominata Canadian ndrangheta connection 2. 16 soggetti in più, rispetto ai 12 fermati il 18 luglio dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dallo Sco di Roma, sono colpiti dal provvedimento restrittivo. Si tratta di elementi con ruoli apicali, affiliati e prestanomi delle ‘ndrine Muià, Figliomeni e della cosca Commisso di Siderno. L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria - sviluppata nel biennio 2018-2019 - con un’articolata indagine condotta dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato - ha consentito di delineare gli assetti e l’operatività delle ‘ndrine Muià e Figliomeni, collegate alla più affermata e risalente cosca Commisso, tradizionalmente operante a Siderno e in Canada e di allargare le conoscenze sull’articolata struttura della ‘ndrangheta in ambito sovranazionale, dal momento che è stato possibile documentare, per la prima volta, che l’articolazione territoriale operante nel grande Stato nordamericano, riferibile alla locale di Siderno, è attualmente governata da un organismo abilitato a riunirsi in territorio estero e ad assumere decisioni anche con riferimento alle dinamiche criminali attualmente esistenti nel territorio calabrese.

 

L’ordinanza del gip di Reggio Calabria rinnova le misure cautelari già emesse dal gip competente per territorio del 18 luglio scorso dalla Polizia di Stato, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, a carico di 14 soggetti nell’ambito dell’Operazione “Canadian ‘Ndrangheta Connection”, e contestualmente dispone altre misure restrittive nei confronti di ulteriori 14 soggetti.

 

In particolare, 14 misure cautelari in carcere sono state emesse nei confronti dei seguenti soggetti, già sottoposti a fermo di indiziato di delitto nell’ambito dell’Operazione “Canadian ‘ndrangheta connection”:

 

  1. Archinà Michelangelo, 43 anni
  2. Cerisano Domenico, 52 anni
  3. Filippone Francesco, 38 anni
  4. Futia Cosimo, detto “Shuster”, 42 anni
  5. Gregoraci Giuseppe, detto “Pino”, 51 anni
  6. Macrì Giuseppe, 65 anni
  7. Muià Armando, 63 anni
  8. Muià Giuseppe, 75 anni
  9. Muià Vincenzo, 47 anni
  10. Muià Vincenzo, 51 anni
  11. Muià Vincenzo, detto “il fontaniere”, 50 anni
  12. Muià Vincenzo, 50 anni
  13. Rumbo Santo, 30 anni
  14. Carabetta Michele, 62 anni

 

Altre 14 misure cautelari (di cui 9 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) sono state disposte, come detto, sulla base di una nuova richiesta avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nei confronti dei seguenti soggetti:

 

  1. Commisso Francesco, alias “u scelto”, 63 anni
  2. Commisso Rocco Remo, 73 anni
  3. De Maria Giuseppe, detto “Joe”, 56 anni
  4. Figliomeni Angelo, detto “Angelino”, 57 anni
  5. Figliomeni Antonio, detto “’Ntoni e fredu”, 58 anni
  6. Figliomeni Cosimo, detto “Cosimino”, 54 anni
  7. Filippone Bruno, 36 anni
  8. Galea Antonio, 57 anni
  9. Vescio Luigi, 48 anni
  10. Gravina Marilena, 47 anni (arresti domiciliari)
  11. Figliomeni Emanuela, 39 anni (arresti domiciliari)
  12. Figliomeni Teresa, 44 anni (arresti domiciliari)
  13. Ieraci Pietro, 43 anni (arresti domiciliari)
  14. Mamone Antonio, 42 anni (arresti domiciliari)