Gli ermellini hanno respinto i ricorsi di Gioacchino Amico, Pietro Mannino e Vincenzo Senesepresentati al Riesame che lo scorso ottobre aveva accolto l'impianto accusatorio
La presidente della commissione parlamentare Antimafia su X: «Attenzione alta da parte degli inquirenti nei confronti delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti»
Prima del nuovo arresto, aveva terminato di scontare una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, ricettazione ed emissione di fatture false. Sigilli anche a terreni e fabbricati
Il differimento per via dell’astensione degli avvocati della Camera penale del distretto giudiziario. Al centro del procedimento, i presunti rapporti tra politica e cosche cittadine
Operazione della polizia e della guardia di finanza. Tra gli arrestati anche Daniele Gatta, genero del capo ultrà laziale Fabrizio Piscitelli (Diabolik) ucciso nella Capitale nel 2019. Dalla Calabria arrivava parte della droga
L’operazione ha smantellato una presunta organizzazione criminale italo-albanese che dal 2020 avrebbe importato e venduto sul territorio nazionale (anche in Calabria) diversi quantitativi di stupefacenti
La coppia ha deciso di rientrare dal nord Italia nella frazione del comune di Briatico San Leo ma una volta tornata ha iniziato a rivivere un po' tutti i problemi che li avevano accompagnati in passato
La condanna definitiva a otto anni dell’ex superboss per un duplice omicidio del 1986 sfata le convinzione diffusa ed errata dell’impunità accordata ai collaboratori di giustizia. Invece la legge continua a essere uguale per tutti
Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha revocato la misura di sicurezza detentiva dalla casa lavoro di Aversa. Il capobastone è imputato per narcotraffico internazionale di cocaina e per duplice tentato omicidio
Il fatto di sangue sarebbe maturato all’interno dei fragili equilibri criminali della Locride. Gli investigatori stanno ricostruendo le fasi dell’assassinio, prima di tentare di dare un volto ad esecutori e mandanti
Antonio Pititto finì in carcere a febbraio insieme ad altri due doganieri del porto addetti ai controlli visivi e con lo scanner. Sette in totale gli indagati nell’inchiesta della Dda di Reggio
Stessa sentenza riservata a Francesco Patitucci, ritenuto attualmente il capo delle cosche “confederate” all’ombra della Sila nell’area urbana cosentina
In alcune ditte accertati anche i rapporti di parentela con esponenti della ‘ndrangheta di alcuni titolari. Misure di prevenzione per 47 immobili, autoveicoli e orologi di lusso
Nel quarto interrogatorio l’ex capo ultrà interista pentito racconta i rapporti con il rampollo del clan di Rosarno: «Appena arrivato gli davo 2mila euro al mese. Ci minacciò subito per farci capire il suo peso criminale»
L’ex capo ultrà pentito rivede le cifre dei guadagni legati alla gestione della Curva Nord: nei primi interrogatori aveva parlato di 6mila euro. Il racconto dell’incontro con Marotta
Otto anni per Domenico Bonavota e sette anni e tre mesi per Giuseppe Barbieri. I ricorsi dei due imputati sono stati dichiarati inammissibili ed è stata così confermata la sentenza della Corte d’Appello
Nelle motivazioni della sentenza che ha escluso una partecipazione attiva alla cosca di Filadelfia dell’ex consigliere comunale di Vibo i giudici evidenziano solo un comportamento «eticamente riprovevole». Di segno opposto a suo tempo le conclusioni di un altro collegio giudicante
La difesa sosteneva che il quadro probatorio fosse obsoleto e non riflettesse la situazione attuale, sottolineando l'assenza di coinvolgimento di familiari nell'operazione antimafia Reset
Il colpo di scena nei verbali di Beretta: lo «spocchioso calabrotto» di una delle intercettazioni simbolo dell’inchiesta Doppia Curva non era il rampollo del clan di Rosarno. L’ex capo ultrà pentito racconta le intromissioni della ’ndrangheta a San Siro ma i suoi ricordi sono vaghi: «Erano Mancuso o Morabito, uno dei due»
Nella lista dei 57 super-ricercati dalle polizie del continente il nome più noto è quello del palermitano Giovanni Motisi. Chi è il calabrese Domenico Bellantoni
L’ultrà pentito racconta alla Dda la nascita del rapporto con il rampollo del clan di Rosarno. Il suo nome sarebbe stato suggerito da due amici a Ferdico, altro capo della curva con un passato da centravanti dilettante a Soriano. Lo scontro con gli Irriducibili per il primato nella Nord: «Mancuso, Morabito, De Stefano, loro conoscono tutti...»
I primi verbali dell’ex capo ultrà che ha ucciso il rampollo del clan di Rosarno: «Era un modo per fermare gli interessi di altre famiglie. Per me, lui e Ferdico guadagni di 5-6mila euro al mese»
Nelle motivazioni della sentenza Imponimento un capitolo è dedicato al rapporto della cosca di Filadelfia con le forze dell’ordine. La rivelazione su un’operazione viene punita: «Hanno saputo due giorni prima degli arresti». Ma non c’è l’aggravante mafiosa