Il tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione del sovrintendente capo al quale la procura antifamia di Catanzaro contesta di avere aiutato alcuni membri dei clan di Crotone ad eludere le misure cautelari
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Il tribunale del Riesame di Catanzaro ha disposto la scarcerazione del sovrintendente capo della polizia di stato Massimiliano Allevato, 53enne di Crotrone, che era detenuto dal 15 ottobre del 2019 con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Allevato, attualmente sospeso dal servizio, avrebbe fornito a componenti delle cosche crotonesi con le quali sarebbe stato in contatto notizie di indagini che le forze di polizia stavano conducendo sul loro conto. In questo modo li avrebbe aiutati ad eludere le misure cautelari emesse nei loro confronti dalla magistratura.
Il tribunale del Riesame ha accolto le richieste del collegio difensivo, composto dagli avvocati Fabrizio Salviati e Giovanni De Martino e, pur ritenendo ancora sussistente il pericolo di reiterazione del reato, ha affievolito la misura cautelare applicando ad Allevato il regime degli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico e facendogli divieto di comunicare con altre persone che non siano quelle con lui conviventi.