Giulio Castiglia resta in carcere dopo la revoca della semi-libertà. Lo ha deciso il collegio giudicante presieduto dal presidente Mariarosaria Migliarino, in sede di Riesame a Catanzaro. Castiglia, com'è noto, è un cognome conosciuto alle cronache giudiziarie essendo stato condannato, Giulio, all'ergastolo per l'omicidio dell’allora diciottenne Angelo Cello consumato il 21 luglio del 1981.

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L'indagato Giulio Castiglia fa parte anche dell'inchiesta Recovery. Si tratta della nuova indagine della Dda di Catanzaro contro la 'ndrangheta cosentina già colpita dall'operazione Reset, scattata all'alba del 1 settembre 2022. A Giulio Castiglia i pubblici ministeri Vito Valerio e Corrado Cubellotti contestano il fatto di aver procurato, detenuto e occultato una pistola in concorso con Gianfranco Sganga, William Castiglia e Luisiana Castiglia, quest'ultimi rispettivamente figlio e figlia dell'ergastolano.

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Da circa tre anni, Giulio Castiglia, come raccontato in un altro servizio, era ritornato in semi-libertà, come stabilito dal tribunale di Sorveglianza, in virtù della sua condotta da detenuto modello. Dal 2021 ad oggi aveva condotto una vita apparentemente normale, lavorando anche in una pescheria. In questo lasso di tempo non si era mai sentito parlare di lui. Poi l'ordinanza di Recovery, dove il gip Arianna Roccia gli aveva comunque concesso i domiciliari ma contestualmente la magistratura aveva revocato il "benefit". Ora Giulio Castiglia dovrà attendere la Cassazione, a cui si rivolgerà il suo legale una volta che il Riesame depositerà le motivazioni. Rimane in carcere, infine, anche il figlio William.