Non solo i 18 marittimi sequestrati d Khalifa Haftar e da oltre 100 giorni in Libia, ma anche quelli delle navi italiane "Mba Giovanni" e "Antonella Lembo", bloccate da mesi in Cina con gli equipaggi a bordo, sono al centro di iniziative diplomatiche che, fino a questo momento, non hanno prodotto risultati.

Le due navi non hanno la possibilità di scaricare e avvicendare i marittimi, a bordo - è il caso della Mba Giovanni, da un anno. Tra loro vi sono il pozzallese Luca Porcelli e il messinese Alessio Aliberti e altri marittimi di diverse regioni italiane. I sindaci di Pozzallo, Monte di Procida, Messina, Napoli, Livorno, Crotone, Termoli, Vico Equense e Sant’Agnello, hanno deciso - si legge in una nota - di inviare «un documento sia al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per sollecitare una rapida soluzione del caso».

 

«L’iniziativa decisa dai sindaci – afferma il primo cittadino di Pozzallo, Roberto Ammatuna – è soltanto l’avvio di un percorso comune, che si esaurirà soltanto nel momento in cui i nostri concittadini potranno ritornare in patria».

 

«È necessario trovare in maniera estremamente celere un punto di equilibrio fra aspetto economico e salute dei lavoratori, naturalmente privilegiando quest’ultima – conclude Ammatuna – per mettere la parola fine ad una vicenda che si protrae ormai da troppo tempo».