Come ha sottolineato lo stesso premier Conte, il modello sarà necessario per muoversi nei giorni festivi e prefestivi. E la Cei consiglia di averlo con sé anche per recarsi a messa
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Se in zona gialla l’autocertificazione è necessaria solo per gli spostamenti durante il coprifuoco (ossia dalle ore 22 alle 5 per comprovati motivi di salute, lavoro, studio e situazioni di necessità), dal 24 dicembre, quando l’intera Italia entrerà in zona rossa, dovrà essere sempre portata con sé quando si esce di casa. «Si esce con l'autocertificazione nei giorni prefestivi e festivi», ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l'ultima conferenza stampa.
Feste in zona rossa
Il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e poi l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio tutte le regioni italiane si tingeranno di rosso. Questo vuol dire non solo che saranno vietati gli spostamenti tra una e l’altra (misura peraltro in vigore dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio), ma anche che bisognerà limitare al massimo le proprie uscite. Sarà, infatti, consentito muoversi solo per motivi di lavoro, salute, necessità, rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Tuttavia, dalle 5 alle 22 sarà possibile fare visita ad amici o parenti all’interno della propria regione; attenzione, però: potranno farlo solo due persone per volta, conteggio dal quale sono comunque esclusi i minori di 14 anni e persone conviventi con disabilità o non autosufficienti. In tutti questi casi in cui si metterà naso fuori il portone di casa, sarà necessaria l’autocertificazione in cui indicare punto di partenza e quello di arrivo.
A Messa con l'autocertificazione
Nelle nuove norme per le festività «non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni: entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme». Lo riferisce la Cei aggiungendo: «Durante i giorni di 'zona rossa' si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo».
I vescovi ricordano anche la Circolare del ministero dell'Interno (7 novembre 2020) che precisa che i luoghi di culto dove ci si può recare «dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini».
Più libertà in zona arancione
Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio, invece, l’Intera Italia sarà zona arancione. Ciò vuol dire che, dalle 5 alle 22, sarà consentito spostarsi liberamente all’interno del proprio comune e quindi senza bisogno di aver con sé l’autocertificazione. Inoltre, per chi abita in un piccolo comune (fino ai 5mila abitanti) ci si potrà muovere entro un raggio di 30 km, senza però recarsi nei comuni capoluogo di provincia. Resterà consentita la visita a parenti e amici, massimo in due non conviventi. E in più, riapriranno i negozi che rimarranno a saracinesche aperte fino alle 21. Restano chiusi, invece, proprio come durante la zona rossa, bar e ristoranti: consentito solo l'asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio (senza limitazioni d'orario).
Qui il LINK per scaricare il modello dell’autocertificazione.