I carabinieri hanno perquisito i locali dove l'uomo lavora. Il 41enne è accusato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti
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Aveva occultato la cocaina all’interno del deposito farmaceutico dove lavora. Sono inevitabilmente scattate le manette per L.M., 41enne residente a Davoli, incensurato, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soverato, hanno eseguito una perquisizione personale nei confronti del 41enne, all’interno di un borsello, rinvenendo tre involucri di pellicola plastificata contenenti 1 grammo di cocaina, nonché la somma di 430,00 euro suddivisa in banconote di vario taglio.
A questo punto, i militari, viste le risultanze dei primi controlli, hanno esteso la perquisizione dapprima all’abitazione e successivamente presso il posto di lavoro dell'uomo, ossia presso i locali del dispensario farmaceutico distrettuale, ove lo stesso spontaneamente ha consegnato un involucro contenente 16 grammi circa di cocaina, un bilancino di precisione, un cucchiaio in plastica e una busta tagliata in più punti. Il materiale è stato sequestrato, mentre il soggetto è stato tratto in arresto e ristretto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida.
La 1^ Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana.