Prima udienza con un nulla di fatto per l'astensione proclamata dalla Camera Penale di Catanzaro e per un'omessa notifica. Si tratta dell'indagine antimafia contro il presunto gruppo Presta operante in tutta l'area
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Falsa partenza al processo Valle dell'Esaro. I 40 imputati accusati di narcotraffico sono quasi tutti comparsi stamane davanti alla Corte d'Appello di Catanzaro, la quale ha preso atto di diverse adesioni all'astensione dalle udienze penali proclamata dalla Camera Penale di Catanzaro e di un'omessa notifica nei confronti di Fabio Giannelli, uno dei soggetti coinvolti nell'indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro.
Gli imputati a processo rispondono di associazione a delinquere dedita al narcotraffico. Vari i ruoli operativi individuati all'epoca dal pm Alessandro Riello. Rispetto al giudizio di primo grado, in appello non verrà contestata l'aggravante dell'agevolazione mafiosa riconducibile, secondo l'ufficio di procura, al presunto clan Presta di Roggiano Gravina. I Presta, lo ricordiamo, sono imputati anche in Reset come "sottogruppo" degli italiani che, stante alle investigazioni antimafia, avrebbero dato vita a una confederazione mafiosa nell'area urbana cosentina alleandosi con gli "zingari" di via Popilia.
Secondo i giudici di primo grado del tribunale di Cosenza, i tre presunti promotori sarebbero Antonio Presta, suo figlio Giuseppe e Francesco Ciliberti, genero del boss Franco Presta. Le loro condotte erano «espressione di potere gestionale e decisionale». Inoltre, il terzetto avrebbe individuato «le fonti di approvvigionamento», gestendo altresì le risorse economiche «che confluivano nella bacinella del gruppo». E ancora avrebbero distribuito «compiti e stipendi» agli associati, risolvendo problemi di carattere organizzativo, anche «attinenti ai rapporti con altri gruppi criminali».
Un gradino più in giù figurano, secondo la sentenza di primo grado, Roberto Presta, Mario Sollazzo, Armando Antonucci e Cristian Ferraro. L’idea del collegio giudicante è che fossero anche loro a gestire il gruppo, ma «in modo non del tutto autonomo».
Ora il processo di secondo grado dovrà confermare o eventualmente riformare il verdetto emesso nel dicembre del 2023 a Cosenza. Nella prossima udienza si entrerà nel vivo del processo.
- Armando Antonucci (attualmente posto agli arresti domiciliari) - 15 anni e 6 mesi in primo grado
- Lorenzo Arciuolo - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Alessandro Avenoso - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Domenico Cesare Cardamone - 10 anni e un mese in primo grado
- Augusto Cardamone - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Sergio Cassiano (sottoposto all'obbligo di firma) - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Francesco Ciliberti (in carcere) - 15 anni in primo grado
- Rocco D'Agostino - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Damiano Diodati (obbligo di presentazione) - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Cristian Ferraro (obbligo di presentazione) - 13 anni e 6 mesi in primo grado
- Gianpaolo Ferraro - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Giuseppe Ferraro - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Michele Fusaro - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Roberto Eugenio Gallo - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Giovanni Garofalo - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Fabio Giannelli - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Antonio Giannetta (obbligo di presentazione alla pg) - 12 anni in primo grado
- Luigi Gioiello (obbligo di dimora) - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Remo Graziadio (obbligo di presentazione alla pg) - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Erik Grillo (obbligo di presentazione alla pg) - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Francesco Iantorno classe 1978 (obbligo di presentazione alla pg) - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Francesco Iantorno classe 1984 (obbligo di presentazione alla pg) - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Roberto Iantorno (obbligo di presentazione) - 10 anni e un mese in primo grado
- Mauro Marsico (arresti domiciliari per questo procedimento penale, in carcere per altra causa)
- Attilio Martorelli (obbligo di presentazione alla pg) - 10 anni in primo grado
- Antonio Orsini - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Massimo Orsini (obbligo di presentazione alla pg) - 7 anni in primo grado
- Filippo Orsino - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Antonio Pacifico - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Giuseppe Palermo - 6 anni e 8 mesi in primo grado
- Mario Palermo (obbligo di presentazione alla pg) - 13 anni e 4 mesi in primo grado
- Marco Patitucci (obbligo di presentazione alla pg) - 10 anni in primo grado
- Antonio Domenico Postorivo - 10 anni e un mese in primo grado
- Antonio Presta (in carcere) - 23 anni e 10 mesi in primo grado
- Giuseppe Presta (arresti domiciliari per questo procedimento penale, in carcere per altra causa) - 15 anni e 3 mesi in primo grado
- Roberto Presta - 8 anni e 10 mesi in primo grado
- Giovanni Sangineto - 6 anni e 10 mesi in primo grado
- Vincenzo Santamaria (obbligo di presentazione alla pg) - 6 anni e 9 mesi in primo grado
- Mario Sollazzo (in carcere) - 17 anni e un mese in primo grado
- Raffaele Sollazzo - 6 anni e 8 mesi in primo grado