L'uomo si trovava in cella a Rebibbia, a breve avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico per alcuni problemi di salute: i familiari hanno presentato denuncia a carico di ignoti
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È morto improvvisamente Rosario Leonetti, detenuto nel carcere di Rebibbia. L’uomo, arrestato nell’ambito dell’operazione denominata "Quarto passo", si trovava ristretto in cella con l’accusa di far parte della locale di 'ndrangheta di Cirò.
L'inchiesta faceva luce su una presunta associazione a delinquere di stampo mafioso che avrebbe avuto l’intenzione di insinuare i propri tentacoli sul tessuto economico umbro. Traffico di droga, estorsioni, ricettazione, truffa e usura le attività a cui il gruppo, secondo gli investigatori, era dedito. L’ipotesi è che le persone coinvolte fossero l’emanazione, oltre i confini dalla Calabria, di alcune ’ndrine della zona di Cirò e Cirò Marina, pur mantenendo rispetto a esse una certa autonomia di azione.
Giovedì prossimo il suo legale Antonio Lomonaco avrebbe discusso il ricorso in Cassazione contro l’ordinanza di conferma della misura cautelare. In attesa di capire le cause del decesso, la famiglia ha depositato alla stazione dei carabinieri di Cirò Marina una denuncia a carico di ignoti per il reato di omicidio colposo.
Leonetti avrebbe a breve subito un intervento chirurgico programmato all’esterno del carcere poiché presentava alcuni problemi di salute.