Le esequie di Francescantonio Anello, i cui figli sono finiti al centro dell'inchiesta Imponimento e sono stati già condannati in altre operazioni quali vertici dell'omonimo clan, sono state celebrate all'alba a Filadelfia
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Funerali “blindati” a Filadelfia per Francescantonio Anello, padre di Rocco e Tommaso Anello, finiti al centro dell’operazione antimafia denominata “Imponimento” e già condannati in altre operazioni quali vertici indiscussi dell’omonimo clan. I funerali si sarebbero dovuti tenere nella chiesa di Santa Barbara mercoledì, alle ore 17, ma il questore di Vibo Valentia ha disposto il divieto motivi di ordine pubblico e le esequie si sono tenute ieri mattina alle ore cinque alla presenza dei carabinieri e della polizia e dei soli familiari più stretti del defunto con il divieto di effettuare cortei con autovetture o persone.
La decisione del questore fa seguito a quanto deliberato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La salma è stata quindi trasportata in chiesa e da qui al cimitero, impedendo così di fatto l’ulteriore arrivo a Filadelfia di personaggi ritenuti vicini a clan del Vibonese e del Lametino pronti a porgere il proprio cordoglio alla famiglia di Rocco e Tommaso Anello. Anche in passato la Questura di Vibo Valentia ha adottato provvedimenti simili – vietando funerali pubblici – in seguito al decesso di esponenti dei clan Vallelunga di Serra San Bruno e Lo Bianco di Vibo Valentia.