È morto, a causa di un malore, Felice Maurizio D'Ettore, 64 anni, attuale Garante nazionale dei detenuti ed ex parlamentare nelle file di Fratelli d'Italia. D'Ettore è deceduto in Calabria: si trovava in vacanza con la famiglia a Locri, dove risiede la madre. La causa più probabile della morte sarebbe un malore improvviso, forse un infarto. Al malore sarebbe seguito l’immediato ricovero all'ospedale di Locri, dove poi sarebbe morto nel giro di una dozzina di minuti. I tentativi di rianimarlo da parte dei medici dell'ospedale locrese si sono rivelati inutili. D'Ettore, dopo avere perso i sensi, non si è più ripreso. Il Garante nazionale dei detenuti, pur essendosi trasferito da molti anni a Roma, era rimasto molto legato alla Calabria ed a Locri, dove vivono, oltre all'anziana madre, molti suoi familiari.

A darne l’immediata notizia il giurista Mario Serio, civilista palermitano, che fa parte del collegio del Garante, e che descrive il suo presidente come «molto stressato nell’ultimo periodo e anche amareggiato per le polemiche sui suicidi».

D'Ettore morto in Calabria, Nordio: «Grazie per tutto quello che ci ha dato»

Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dato la notizia della scomparsa. Nordio ne ricorda «con commozione l'integrità morale e la grande preparazione intellettuale, manifestata anche nella sua ultima funzione quale Garante» ed esprime «gratitudine per tutto quello che ci ha dato». Ovviamente la scomparsa di D’Ettore, proprio in questo momento delicatissimo per le carceri, apre un problema per la sua sostituzione, anche se i due co-garanti, Mario Serio e l’avvocata Irma Conti sono al loro posto. Proprio Serio ha interrotto un suo viaggio all’estero per tornare immediatamente in Italia.

Il governatore Occhiuto: «D'Ettore era molto attaccato alla Calabria»

Subito dopo la notizia è arrivato il messaggio di cordoglio del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: «Grande tristezza per l’improvvisa scomparsa del presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore. Un professionista di spessore, un accademico di valore, un politico acuto, e soprattutto una persona perbene».

«Ho conosciuto Maurizio ormai qualche anno fa in Parlamento, e ho avuto l’opportunità di apprezzare le sue doti – prosegue Occhiuto –. D’Ettore ha sempre dimostrato grande attaccamento alla Calabria, sua amata regione d’origine, pur non vivendoci più da tanti anni. Alla famiglia giunga il cordoglio della Giunta regionale».

Il consulente Minniti: «Uomo di profonda sensibilità giuridica e culturale»

«Assolutamente affranto e costernato per la ferale notizia della scomparsa del caro amico Maurizio D'Ettore, uomo di grandi virtù e di profonda sensibilità giuridica e culturale, con il quale da alcuni anni collaboravo in qualità di suo consulente». Queste le dichiarazioni dell'avvocato Eugenio Minniti, consulente parlamentare e consulente del Garante nazionale delle persone detenute.

Russo (Dap): «Ci mancheranno il suo senso della misura e il  garbo»

«Il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria apprende con grande sconforto e profonda tristezza della scomparsa del presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Felice Maurizio D'Ettore. Nel corso di questi otto mesi dalla sua nomina continue e preziose sono state le interlocuzioni tempestive, accorate, intrise di vera umanità e alto senso della funzione che tutti noi al Dap abbiamo avuto con la sua persona e il suo ufficio. E tutti ricordiamo la generosità con la quale si è speso in questi mesi visitando gli istituti penitenziari e raccogliendo le numerose istanze e le speranze dei detenuti che puntualmente trasformava in interlocuzioni con il Dipartimento. Ci mancherà il senso della misura e la garbatezza dei suoi modi. Mancherà a noi e a tutti coloro che hanno a cuore il settore e le delicate problematiche dell'esecuzione penale». Lo afferma, in una nota, il capo del Dap Giovanni Russo.

Bruno Bossio: «Partiti diversi ma tante battaglie comuni»

«Non eravamo nello stesso partito. Ma avevamo molte cose in comune. Innanzitutto la tutela dei diritti dei cittadini a partire dalla presunzione d'innocenza. Insieme abbiamo fatto una straordinaria battaglia, per cambiare l'obbrobbriosa legge sullo scioglimento dei comuni per mafia. Mi considerava un'amica. Come lui per me. Mi mancherai Maurizio». Questo il messaggio di cordoglio dell’esponente del Pd Enza Bruno Bossio.

Mancuso: «Politico sensibile e persona di indubbia integrità morale»

«Profondo dolore e sconcerto per l’improvvisa scomparsa del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore. Prima dell’ultimo prestigioso incarico, ha dimostrato di essere un riconosciuto giurista, un politico sensibile e una persona di indubbia integrità morale legato alla Calabria e ai calabresi. A nome del Consiglio regionale esprimo profonda vicinanza alla famiglia e gratitudine per il suo contributo». È quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso.