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Salma riesumata. E accertamenti autoptici effettuati nel pomeriggio odierno. Viaggia spedita l'inchiesta della Procura di Vibo Valentia, affidata al sostituto procuratore Santi Cutroneo, sulla morte di Santina Cortese, la donna di Vibo Marina, deceduta in circostanze da chiarire per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute in ragione di una febbre che la terapia farmacologica effettuata non è stata in grado di fermare, portandola così alla morte, lo scorso 8 gennaio. Una settimana dopo il marito della donna, Mario Misasi, ha depositato una denuncia ai carabinieri di Vibo Valentia con lo scopo di avere chiarezza sulla morte sospetta della compagna. Tra le altre cose ha avuto modo di denunciare come il medico di famiglia, in occasione dell'ultima richiesta d'intervento da parte dei coniugi Misasi-Cortese non avrebbe raggiunto la loro abitazione perché non avrebbe trovato parcheggio. Nel disporre la riesumazione della salma e nel conferire incarico al medico legale per gli accertamenti tecnici irripetibili, il pm Cutroneo ha vergato un'informazione di garanzia per il medico curante, l'unica persona, al momento, a finire sul registro degli indagati. Nel corso dell'esame peritale, a cui hanno assistito i consulenti di parte, sono stati prelevati campioni di tessuto sui quali saranno effettuate le analisi istologiche del caso. Entro novanta giorni il deposito della relazione del consulente della Procura.