Secondo il perito della Procura di Cosenza, l’ingegnere Basile Carelli, la posizione di Mario Molinari, sarebbe compatibile con l’ipotesi che il 25 agosto 2024 l’ultrà del Cosenza calcio fosse alla guida della Volkswagen Up nella quale viaggiava anche Ilaria Mirabelli, all’epoca dei fatti 38enne, deceduta a causa dell’incidente stradale avvenuto lungo la statale che collega il comune di Dipignano alla località di Lorica, cuore pulsante del Parco Nazionale della Sila.

Mario Molinari, a seguito della denuncia presentata dall’avvocato Guido Siciliano, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. La Procura, rappresentata dai pubblici ministeri Donatella Donato e Mariangela Farro, ha effettuato nel corso di questi mesi diversi accertamenti tecnici al fine di ricostruire l’esatta dinamica del sinistro mortale. Era una splendida domenica quando, al termine di un pranzo a base di piatti tipici della cucina cosentina, Mario Molinari e Ilaria Mirabelli, accompagnati da una coppia di amici, si erano decisi a tornare a Cosenza per assistere in tv al match dei Lupi contro il Mantova.

L’indagato, nell’immediatezza dei fatti, ha sempre dichiarato che a guidare la macchina di fabbricazione tedesca fosse la fidanzata. Tale affermazione sarebbe stata confermata anche durante gli interrogatori a cui è stato sottoposto dai carabinieri e dall’autorità giudiziaria. Oggi il perito della Procura di Cosenza sostiene il contrario.

Nella consulenza fa menzione anche di alcuni video acquisiti dalla parte civile su Facebook, dei quali si potrebbe dedurre una caratteristica del modo di guidare di Molinari, ovvero che il dipendente della Provincia di Cosenza fosse abituato ad avvicinare il sedile al volante nonostante la corporatura robusta.

La Procura di Cosenza, una volta comunicato alle parti interessate del deposito della perizia, procederà alle valutazioni del caso. Il primo passo sarà l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Dopodiché la difesa prenderà in considerazione di fare una controperizia, facendo emergere dal suo punto di vista le incongruenze rispetto all’assunto fornito dal perito Basile Carelli. Ad oggi non risultano determinazioni della Procura di Cosenza che ha preso atto delle valutazioni espresse dal consulente di parte, oltre alla perizia medico-legale e agli altri documenti tecnici che sembrano ad andare, almeno per ora, in un’unica direzione.