Una visita inaspettata. Di quelle che rincuorano e che fanno sentire meno soli. Carmelo Zappia, l’imprenditore coraggio che attraverso la sua denuncia ha fatto arrestare il boss Antonio Mancuso, ha ricevuto ieri il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra che gli ha fatto visita nelle sue attività commerciali. Finito sotto strozzo, Carmelo Zappia ora è sul lastrico. «Non ho neppure i soldi per acquistare le marche da bollo per la mia rivendita di tabacchi, dice il commerciante. Ad aggravare la situazione la perdita di buona parte dei suoi clienti, che da quando ha deciso di denunciare, sembrano averlo abbandonato.
Ed è ai tanti cittadini onesti di Nicotera che il presidente della commissione antimafia si è rivolto ieri.

 

«Ho sentito il dovere - ha riferito Nicola Morra - non soltanto venire qui ma anche accompagnarlo in paese, visto che di recente ci sono stati segnali di disaffezione da parte della comunità nei confronti delle attività commerciali che gestisce, come se denunciare chi chiede il pizzo sia qualcosa di blasfemo e di empio. È blasfemo ed empio chi non denuncia - ha affermato ancora Morra -, esponendo chi fa il proprio dovere in una sorta di riprovazione civile. Io oggi ho deciso di venire qui a Nicotera per fare capire ai tanti cittadini onesti che bisogna avere il coraggio di fare delle scelte perché nessuno deve essere lasciato solo. Cittadini onesti come il signor Zappia - ha continuato Morra - che ha trovato nella sua strada dei malfattori e piuttosto che subire ha deciso di denunciare. Dobbiamo invertire il paradigma. Chi denuncia è una persona perbene, chi non denuncia e tace è una carogna nei confronti della sua comunità. Se si continua a tacere questo paese è destinato a morire. Poco alla volta il parassita che è la ‘ndrangheta, e che da queste parti si chiama Mancuso, alla fine si mangia tutto e non rimane niente».


Morra ha poi aggiunto: «Questi sono territori in cui la ‘ndrangheta è molto più potente di tutti gli imprenditori onesti che ci sono ma che vengono stritolati dal silenzio e dalla complicità di un territorio che deve essere aiutato a crescere. Ecco cosa faremo oggi. Passeggeremo tra le vie del paese per dare un segnale tangibile della nostra presenza e per dire ai disgraziati che devono essere loro a vergognarsi. Sono loro che non devono più passeggiare sul corso. Sul corso devono passeggiare le persone perbene».
Tra sguardi sorpresi e curiosi, i due accompagnati dal vicecomandante provinciale dei carabinieri di Vibo Luca Romano dal comandante provinciale della Guardia di finanza Roberto Prosperi e dai carabinieri della stazione di Nicotera, hanno passeggiato lungo le vie dell’incantevole città del vibonese.