La furia umana non lascia in pace neanche Monte Cocuzzo, zona montuosa che divide le Serre Cosentine al Tirreno. L’incendio, secondo quanto si apprende, è scoppiato nella giornata di martedì, ma solo oggi sul posto è intervenuto un mezzo aereo dell’Esercito che fa la spola tra Fiumefreddo Bruzio e il rilievo, posto a 1541 metri sopra il livello del mare.

Ieri il sindaco di Mendicino, territorio in cui ricade parte di Monte Cocuzzo, aveva sollecitato interventi più massicci per la montagna finita nel mirino dei piromani, ma a distanza di 24 ore la situazione non è granché migliorata, anche a causa della zona impervia in cui si sono propagate le fiamme.

La Regione Calabria nell’ultimo aggiornamento sui roghi attivi nella nostra regione ha segnalato il comune amministrato da Antonio Palermo, tra i territori più colpiti in provincia di Cosenza. Nell’elenco figurano anche Longobucco, nel cuore della Sila, dove ancora non è stato spento l’incendio in località San Pietro in Angaro, e Orsomarso, comune dell’Alto Tirreno cosentino. Incendio anche a Grisolia e Oriolo (in foto). In quest’ultimo caso il rogo è stato spento dai volontari e pompieri.

Le dichiarazioni del sindaco

«Povera la nostra Monte Cocuzzo» scrive su Facebook, Antonio Palermo, sindaco di Mendicino. «Siate maledetti per ciò che state facendo alla nostra bellissima montagna» riferendosi ai piromani che purtroppo non sono stati individuati dalla polizia giudiziaria. «Proprio in queste ultime settimane abbiamo ripristinato tutta l’area picnic in modo davvero impeccabile. Su questo monte abbiamo prima ideato e poi organizzato negli ultimi 7 anni il Concertone di chiusura di Radicamenti, uno degli eventi artistici più straordinari di tutta l’estate in Calabria, che ha fatto conoscere a migliaia di persone questa location naturale pazzesca» aggiunge Palermo.
 
«Oggi voi avete fatto bruciare questo monte che noi mendicinesi amiamo così tanto. Un grazie alla polizia municipale, ai carabinieri forestale e alle squadre di Calabria Verde per il lavoro che stanno facendo da tre giorni con i pochi mezzi a disposizione. Per fortuna stamattina sono riusciti ad intervenire anche con mezzi aerei e noi abbiamo inoltrato l’ennesima comunicazione per averne sul posto ancora di ulteriori, nonostante tutta la Calabria brucia e i vigili del fuoco non hanno più elicotteri a sufficienza per rispondere a tutte queste emergenze. Ecco perché, ripeto, siate maledetti» conclude Antonio Palermo.