COSENZA - Il gip del tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, non crede alle parole di Carmine Cristini che nel corso di un lungo interrogatorio aveva dichiarato di aver sparato perché era stato aggredito. Cristini, già collaboratore di giustizia è accusato dell’omicidio di Stanislao Sicilia, il 29enne di Montalto Uffugo ucciso nella notte del 2 dicembre, nonché di detenzione abusiva di armi da fuoco. Nelle motivazione che hanno portato il gip ad emettere l’ordinanza cautelare in carcere si legge che “dalle risultanze investigative e dagli interrogatori resi da alcuni testimoni, è chiaro che Stanislao Sicilia sia stato vittima di un agguato” la versione dell’indagato, quindi, è stata un tentativo di alleggerire la sua posizione e il suo racconto non è credibile.