Il dottor Francesco Montalto si è riconosciuto nella pubblica denuncia della donna: «Non ho mai manifestato alcun diniego a svolgere visite domiciliari»
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C’è una novità nel caso della donna residente a Montalto Uffugo, protagonista ieri di una denuncia pubblica nei confronti del pediatra di base del proprio figlio il quale si sarebbe rifiutato di offrirle assistenza a domicilio, richiesta dalla madre per la particolare patologia di cui il piccolo soffre. La storia ha poi avuto un lieto fine: la donna era in difficoltà perché priva di automobile e quindi impossibilitata a raggiungere lo studio del medico che l’Asp le aveva assegnato d’ufficio, ubicato a Bisignano. Un benefattore della Locride allora si è fatto avanti e le ha regalato una utilitaria.
Gli sviluppi
La novità riguarda il medico chiamato in causa nel quale si è riconosciuto il dottor Francesco Montalto, con studio appunto a Bisignano e anche a Luzzi. Questa mattina si è recato presso la caserma dei carabinieri di Rende per sporgere denuncia contro ignoti per diffamazione a mezzo stampa. «Leggendo le cronache – ha dichiarato al nostro network – ho appreso di questa vicenda. Mi sento chiamato in causa poiché sono l’unico pediatra ad esercitare a Bisignano insieme ad un’altra collega che però, riceve anche a Taverna di Montalto».
«Ho depositato una querela per proteggere la mia onorabilità: non ho mai manifestato alcun diniego a svolgere visite domiciliari ma, soprattutto, nessun assistito nell’ultimo periodo mi ha manifestato questa necessità. Se fossi venuto a conoscenza della circostanza, certamente mi sarei prodigato non solo per offrire al piccolo tutta l’assistenza possibile ma addirittura - conclude - avrei indicato alla signora la procedura da seguire per presentare una semplice istanza al comitato aziendale dell’Asp, organismo competente per definire appunto questo tipo di questioni, anche autorizzando deroghe al numero massimo di pazienti assegnati ad ogni singolo pediatra».