Dopo l'arresto di un 54enne di Crotone con l'accusa di abusi su bambini migranti, è polemica sulle sistemazioni delle persone che sbarcano in Calabria, ritenute poco sicure
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«Ecco la fragilità dei sistemi di accoglienza dei minori, ecco l'orrore di un'Europa politicamente approssimativa». È quanto afferma il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione, Antonio Marziale, in merito all'arresto di un 54enne di Crotone con l'accusa di violenza sessuale su minori.
L’orco | Abusi sessuali su migranti minorenni, arrestato un 54enne di Crotone
«Arrivano, li sistemiamo alla bene e meglio negli alberghi disponibili e li esponiamo a rischi incalcolabili - aggiunge Marziale - perché senza soldi e spaventati diventano facile conquista di predatori senza scrupoli, ai quali concediamo il beneficio dei domiciliari e tutto ciò è inaudito, inaccettabile e spaventoso. L'attuale non-piano di accoglienza è farli transitare da un inferno ad un altro. Serve un progetto europeo strutturato, serio. Si pensi, ad esempio, che la disponibilità dei tutori per minori stranieri non accompagnati è lasciata quale opera di volontariato, non retribuito, in teoria rimborsato ma di fatto no e senza permessi dal posto di lavoro, anche questi solo teorizzati».
«In Calabria - sostiene ancora il Garante - il mio ufficio, preposto per legge a individuarli e formarli, nel mio primo mandato datato 2016-2020 è stato quello che in Italia ha sfornato il maggior numero di tutori e alla mia rielezione ho istituito una consulta, coordinata da Giuseppe Fabiano, che ha ripreso a formarne. Attualmente c'è un corso con più di 60 iscritti. Non strutturare degnamente l'impegno dei tutori significa non avere grande considerazione per chi arriva e non credo ci sia altro da aggiungere, se non ringraziare l'Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto».