Il docente del Liceo Scientifico Valentini di Castrolibero, indicato da alcune studentesse come l’autore delle presunte molestie sessuali pubblicamente denunciate con il clamoroso gesto dell’occupazione dell’istituto, sarebbe tornato nei giorni scorsi alla carica con una delle sue vittime, quando già cominciava a sollevarsi il chiacchiericcio alimentato dalla pagina instagram anonima call.out, letteralmente chiamare aiuto, creata proprio per raccogliere eventuali altre segnalazioni di comportamenti ambigui consumati nella scuola.

La minaccia nei corridoi

Il caso è quello della giovane alla quale l’insegnante avrebbe consegnato il proprio telefono, invitandola ad utilizzare il dispositivo per scattarsi una foto del seno. La vicenda risale, secondo la testimonianza della studentessa, messa sabato scorso nero su bianco in una denuncia consegnata ai carabinieri, al giugno del 2018 quando l’alunna quattordicenne era in procinto di completare il primo anno scolastico. Nei giorni scorsi il docente, incrociando nei corridoi la giovane, l’avrebbe apostrofata con la frase «Avrei dovuto farti anche peggio».

Molestie segnalate

La circostanza è stata riferita ai giornalisti dal fratello della ragazza. Nell’intervista rilasciata anche al nostro network, l’uomo aggiunge inoltre che già nel giugno del 2018 lui stesso, insieme alla madre, avevano segnalato le molestie alla dirigente Iolanda Maletta ed infatti, sempre secondo quanto riferito dal familiare dell’alunna, il docente sarebbe stato per qualche tempo trasferito in un altro plesso.

Il traumatico rientro

Ma pochi mesi più tardi, il professore sarebbe rientrato in servizio al Valentini, sia pure in una classe diversa da quella frequentata dalla giovane molestata. L'ultima minaccia sarebbe stata la scintilla che ha poi innescato la serie di eventi oggi approdata anche sulla stampa nazionale.

Ispezione ministeriale

Intanto nel Liceo questa mattina sono giunti due agenti della Digos ed una ispettrice dell’Ufficio Scolastico. Non è esclusa la nomina di una figura esterna di supporto alla dirigente nella gestione di questa fase complicata o addirittura l'invio di un commissario che ne assuma per intero i poteri. La rimozione della dirigente sarebbe, secondo quanto si è appreso, la condizione posta dagli studenti per cessare l’occupazione dell’istituto.