PALMI (RC) - Sport e cronaca continuano a camminare insieme in Calabria. Le intimidazioni non conoscono settore o ambiente. Alle nostre latitudini, ad incrociarsi spesso e volentieri con fatti “neri”, è soprattutto il mondo del calcio minore. In Calabria accade che un allenatore sia costretto ad allontanarsi da una squadra appena affidatagli, per non rischiare la vita. Succede a Palmi ed il protagonista è Domenico Zito neo-tecnico della Palmese. ”Se passi il ponte per venire a Palmi ti tagliamo la testa”. Questa l’espressione minacciosa rivolta all’uomo durante la notte.

 

Anche il presidente lascia. A rendere noto l’atto intimidatorio, il Presidente della Palmese, Pino Carbone, in una conferenza stampa, durante la quale ha anche dichiarato l’intenzione di sporgere denuncia  sull’accaduto, dicendo, tra l’altro, che probabilmente lascerà la presidenza della società.

 

La nota di Domenico Zito. “Ho comunicato al presidente della Palmese la mia decisione di non accettare l’invito ad allenare la squadra nel prossimo campionato d’Eccellenza. Lo faccio a malincuore in quanto ho avuto l’opportunità di conoscere persone eccezionali sotto tutti i punti di vista, una vera famiglia. Nel ringraziarli per l’attenzione prestatemi auguro a loro ed alla Palmese le migliori fortune un grazie particolare a Pino Carbone persona di grande spessore umano. Un grazie a Gianni Bonaccorso, Nino Gagliostro, Pino Vincenzi e Franco Leonello che in questi giorni ho apprezzato per serietà e capacità, infine un grazie a Ciccio Iannello tecnico preparato e ragazzo splendido, ed un arrivederci agli splendidi tifosi della Palmese che mi hanno manifestato grande apprezzamento. Purtroppo alcune problematiche di natura personale mi hanno fatto prendere tale decisione, preferisco rimanere nel calcio giovanile molto più adatto alla mia forma mentis. Con affetto e stima Domenico Zito”.