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Mimmo Barile, già condannato per aver distratto fondi dalla Fondazione Field della Regione Calabria, di cui era presidente, è stato posto agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta. Il provvedimento restrittivo è stato notificato dai militari della Guardia di Finanza di Cosenza. Il nucleo di polizia tributaria ha inoltre eseguito un sequestro preventivo di circa 2 milioni e mezzo di euro nei confronti di tre società gestite dall’imprenditore, operante nel settore alberghiero.
Barile, che ha ricoperto anche la carica di consigliere regionale, avrebbe depauperato il patrimonio della società Nord Hotel, poi dichiarata fallita, con una gestione caratterizzata da continue e ingiustificate distrazioni di denaro perpetrate dai soci, sia a favore di loro congiunti sia sotto forma di finanziamenti a favore delle altre società del “Gruppo”.
Nel tempo la Nord Hotel è stata gravata da rilevanti esposizioni debitorie nei confronti di banche, fornitori e società di leasing, nonostante abbia ricevuto ingenti contributi regionali sin dagli anni novanta. Le indagini svolte dalle fiamme gialle hanno consentito alla Procura della Repubblica di Cosenza, di richiedere ed ottenere il provvedimento di arresto.