Otto assoluzioni e cinque condanne. È questo il bilancio della sentenza, con rito abbreviato, che il gup di Milano Daniela Cardamone, ha emesso nei confronti degli imputati coinvolti nel procedimento denominato Doppio Binario che contempla le infiltrazioni della ‘ndrangheta all’interno delle grandi società appaltanti della Rete ferroviaria italiana.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia, reati di tipo fiscale.
Intorno alle grandi società orbiterebbero società satellite, in odore di mafia, col compito, tra l’altro, di reclutare manodopera a basso costo dalla «Calabria Saudita», come è stata definita la regione in una intercettazione.

Nell’ambito dello stesso procedimento il gup ha, in sede di udienza preliminare, rinviato a giudizio 31 persone e sette società.

La sentenza d’abbreviato

Per quanto riguarda la sentenza di abbreviato sono stati assolti da tutte le accuse contestate, Maria Antonietta Ventura, 56 anni di San Lucido, e Pietro Ventura, 58 anni, originario di San Lucido, ex proprietari della Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie srl, difesi dagli avvocati Giuseppe Bruno e Nicola Gaetano.
Assolti perché il fatto non sussiste anche Oscar Esposito, 70 anni, di Cancello (CE), e Salvatore Esposito, 72 anni, di Cancello (CE), proprietari della Globalfer. L’accusa contestava loro di aver ricevuto tre milioni di fatture per operazioni inesistenti a fronte di appalti che si erano aggiudicati e realizzati per oltre un miliardo di euro, ovvero lo 0,0004 percento dell’attività svolta. La difesa, rappresentata dal professore Mario Murone, ha dimostrato l’effettività delle prestazioni e l’illogicità delle ricostruzioni accusatorie.

Maurizio Aloisio, 45 anni, di Isola Capo Rizzuto, condannato a due anni e otto mesi di reclusione e 4.800 euro di multa, ordinata la confisca diretta (o in subordine per equivalente) della somma di un milione 777mila euro;

Francesco Catizzone, 33 anni, di Isola Capo Rizzuto, assolto;
Assolti da tutti i reati contestati Oscar Esposito e Salvatore Esposito;
Francesco Ferraro, 41 anni, di Isola Capo Rizzuto, quattro anni, il gup ha ordinato la confisca diretta (o in subordine per equivalente) della somma di 546mila euro;
Pasqualino Geraldi, 31 anni, di Isola Capo Rizzuto, assolto;
Antonella Petrocca, 35 anni, originaria di Crotone, assolta;
Gianluigi Petrocca, 31 anni, di Isola Capo Rizzuto, tre anni e otto mesi di reclusione e 4.400 euro di multa, ordinata la confisca diretta (o in subordine per equivalente) della somma di un milione 223mila euro;
Carmine Pizzimenti, 30 anni, di Isola Capo Rizzuto, assolto;
Maria Riillo, 33 anni, di Isola Capo Rizzuto, assolta;

Domenico Riillo, 38 anni, di Isola Capo Rizzuto, due anni e quattro mesi e 4000 euro di multa, ordinata la confisca diretta (o in subordine per equivalente) della somma di tre milioni 404mila;
Roberto Riillo, 28 anni, di Isola Capo Rizzuto, tre anni di reclusione e 3.600 euro di multa, ordinata la confisca diretta (o in subordine per equivalente) della somma di un milione 441mila euro;
Luigi Taverna, 28 anni, di Isola Capo Rizzuto, assolto;
Assolti da tutti i reati loro contestati Mariantonietta Ventura e Pietro Ventura.

Trentuno persone e sette società rinviate a giudizio

Per quanto riguarda coloro che hanno optato per il rito ordinario il gup ha rinviato a giudizio 31 persone. Tra queste 31 persone, otto sono state prosciolte da alcuni capi di imputazione perché per gli stessi reati già si procede in un altro procedimento penale o perché gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna. Si tratta di Alfonso Aloisio, Antonio Aloisio, Aloisio Francesco, Angelo Mancuso, Nicola Pittella, Giuseppe Ranieri, Leonardo Taverna, Leonardo Villirillo.

Non doversi procedere nei confronti di Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie srl in quanto gli elementi acquisiti non consentono di acquisire una ragionevole previsione di condanna e perché l’illecito amministrativo non sussiste.

Sono stati rinviati a giudizio, per i capi di imputazione residui, Alfonso Aloisio, 36 anni, di Isola Capo Rizzuto; Antonio Aloisio, 47 anni, di Isola Capo Rizzuto; Francesco Aloisio, 42 anni, di Isola Capo Rizzuto; Maurizio Aloisio classe ’69, originario di Crotone; Andrea Cenedese, 42 annni, di Treviso; Luigi Cenedese, 72 anni, di Treviso; Alfonso Giardino, 48 anni, di Isola Capo Rizzuto; Domenico Giardino, classe ’57, di Isola Capo Rizzuto; Domenico Giardino, classe ’84, originario di Crotone; Marco Giardino, 29 anni, di Isola Capo Rizzuto; Stefano Giardino, 35 anni, di Isola Capo Rizzuto; Vincenzo Giardino, 37 anni, di Isola Capo Rizzuto; Federico Giudici, 72 anni, di Malegno (Bs); Mario Pasquale La Porta, 38 anni, originario di Crotone; Angelo Mancuso, 43 anni, originario di Crotone; Santo Manoli, 70 anni, di Sona (VR); Antonio Marchio, 52 anni, di Isola Capo Rizzuto; Rosario Morelli, 80 anni, di Campobasso; Nicola Pittella, 43 anni, di Isola Capo Rizzuto; Giuseppe Ranieri, 42 anni, di Isola Capo Rizzuto; Alessandro Rossi, 63 anni, di Roma; Edoardo Rossi, 61 anni, di Roma; Tiziano Tolli, 32 anni, di Isola Capo Rizzuto; Leonardo Villirillo, 57 anni, di Crotone; Simone Camponeschi, 51 anni, di Roma; Enrico Peola, 54 anni, di Alassio (Sv); Giuseppe Nicolini, 70 anni, di Formigine (MO); Vittorio De Rosa, 53 anni, di Caserta; Marcella Ventura, 57 anni, di Lecce; Alessandra Ventura, 60 anni, di Lecce; Marcello De Pascalis, 57 anni, di Martano (LE).
Rinviate a giudizio anche le società Armafer srl; Gcf Generale Costruzioni Ferroviarie s.p.a.; Gefer spa; Salcef spa; Euro Ferroviaria srl; Fersalento srl; Cendese spa.
Il processo partirà davanti al Tribunale di Varese il 30 gennaio 2025.

Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Napoli, Roberto Coscia, Anna Marziano, Giuseppe Gervasi, Domenico Magnolia, Ferruccio Gregorio Paparo, Luigi Villirilli, Vincenzo Sorgiovanni, Mario Nigro, Alessandro Diddi.