Era stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri della Stazione di Vibo Marina il 21 luglio scorso nell’ambito dell’indagine dei militari dell’Arma della Compagnia di Vibo finalizzata a far luce sui migranti tumulati in spregio alla legge ed in alcuni casi seppelliti senza bara.

L’iscrizione sul registro degli indagati

La Procura di Vibo Valentia l’ha ora iscritto sul registro degli indagati quale titolare dell’agenzia funebre finita sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti che vogliono vederci chiaro su una presunta truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Si tratta di Orazio Lo Bianco, 43 anni, di Vibo Valentia, stretto congiunto del consigliere comunale di Vibo Valentia – nonché vicepresidente della Provincia – Alfredo Lo Bianco. Le indagini condotte dagli uomini del capitano Piermarco Borettaz proseguono senza sosta per chiarire tutti gli aspetti delle procedure adottate dal Comune di Vibo per l'affidamento diretto del servizio all’agenzia di onoranze funebri di Lo Bianco (tumulazione delle salme e fornitura delle bare), senza mai predisporre un bando trattandosi di un appalto inferiore ai 40mila euro.

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Le indagini sono coordinate dalla Procura

A coordinare il tutto, ovviamente, la Procura di Vibo Valentia, intenzionata a capire ed individuare altre responsabilità che potrebbero aver agevolato la tumulazione dei cadaveri dei migranti senza alcuna bara. La stessa Procura ha quindi disposto la messa in sicurezza dei luoghi per urgenti motivi di carattere igienico sanitario. Attraverso apposte procedure, i carabinieri del Noe hanno controllato tutti i loculi in cui sono stati murati i migranti giunti cadaveri in questi mesi nel porto di Vibo Marina. E le “sorprese” sul fronte delle indagini non dovrebbero mancare con ulteriori ed inaspettati sviluppi.

 

Giuseppe Baglivo